21/05/2009, 00.00
VIETNAM
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Ancora tensioni tra gruppi cattolici e autorità vietnamite

di Emily Nguyen
A Thai Binh i fedeli si sono rifiutati di partecipare alle feste per il compleanno di Ho Chi Minh, mentre a Son La sono riusciti a parlare con una delegazione americana, malgrado i tentativi di bloccare l’incontro.
Hanoi (AsiaNews) - Ancora tensioni tra autorità governative vietnamite e gruppi di cattolici: i fedel di Thai Binh non hanno partecipato alle celebrazioni per il compleanno dello “zio Ho”, come viene chiamato il “padre della patria”, Ho Chi Minh, mentre a Son La sono riusciti a raccontare le vessazioni che subiscono da anni ad una delegazione della United States Commision for International Religious Freedom (USCIRF), malgrado le autorità avessero tentato di impedirlo.
 
Son La, dove da anni le autorità tentano di impedire ogni forma di vita religiosa, era una delle mete che si era posta la USCIRF. Le autorità hanno fatto del loro meglio per prevenire l’incontro. Da giorni, i cattolici erano stati messi in guardia che “avrebbero gravemente violato la legge” se avessero parlato con la delegazione. Il luogo nel quale avrebbe comunque dovuto svolgersi l’incontro era stato cambiato più volte, per creare confusione. Esso
 
Avrebbe dovuto svolgersi nella casa, che i proprietari mettono generosamente a disposizione cme chiesa domestica, ma all’ultimo momento le autorità l’hanno spostato in municipio, dove sarebbe stato facile limitare il numero dei partecipanti. Si sarebbe anche evitato l’incontro con Trinh Xuan Thuy, il proprietario della casa-chiesa domestica, appena rientrato da Hanoi, dove si era recato per cure e ancora troppo malato per muoversi da casa.
 
Il 19 maggio, però, la delegazione americana, però, ha deciso di andare a casa diThuy (nella foto) dove ha potuto sentire dai testimoni le vessazioni cui sono sottoposti. Di fronte ai funzionari che limitano la loro libertà religiosa, i fedeli hanno anche chiesto che il governo statunitense si muova rapidamente e attivamente per ottenere un reale cambiamento della politica delle autorità, che renda loro possibile praticare la propria fede.
 
Lo stesso giorno, a Thai Binh, i cattolici hanno boicottato la festa per il cmpleanno dello “zio Ho”, in segno di protesta per il comportamento tenuto dalle autorità che hanno cercato di impedire con ogni mezzo il loro pellegrinaggio per il giubileo dei Redentoristi di Thai Ha.
 
Nel ricordo di quando furono bloccati in casa o costretti a scendere dai pullman e percorrere miglia di strada a piedi, i cattolici di Thai Binh e in particolare la banda femminile della parrocchia di Cam Chau hanno rifutato l’invito delle autorità, ritenendo che la loro partecipazione non sarebbe stata considerata altro che uno “strumento” per abbellire un evento politico, di fronte agli stessi funzionari che avevano impedito l’esercizio della loro libertà religiosa.
 
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