30/01/2014, 00.00
SINGAPORE
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Anno del Cavallo, il premier di Singapore chiede più matrimoni e figli

Nel messaggio alla nazione per il Capodanno lunare, Lee Hsien Loong insiste sul tema della natalità. Anche lo scorso anno i tassi sono calati, passando da 1,29 per donna del 2012 a 1,19. Nel giorno di San Valentino si sposeranno 300 coppie. Obiettivo minimo, riportare l’indice di natalità a 2,1.

Singapore (AsiaNews/Agenzie) - In previsione del Capodanno lunare - che quest'anno cade il 31 gennaio e segna il passaggio dall'anno Serpente al Cavallo - il Primo Ministro di Singapore Lee Hsien Loong invita le giovani coppie ad avere più figli. Un monito che vale fin dai primi giorni, per celebrare un inizio "al galoppo" e contribuire ad una inversione di tendenza nelle nascite, che da troppi anni segnano un dato negativo. Nel messaggio alla nazione per il Capodanno, il premier sottolinea inoltre che la città-Stato necessita di "figli a sufficienza per formare nuove generazioni"; un fattore essenziale, aggiunge, in un periodo caratterizzato da alta immigrazione e problemi di equilibri demografici. 

"Sfortunatamente, nonostante i nostri sforzi - ha aggiunto il Primo Ministro - nella promozione del matrimonio e della paternità, il nostro tasso di natalità continua a essere troppo basso". Difatti già all'inizio dello scorso anno l'esecutivo di Singapore era intervenuto in materia di nascite, annunciando un aumento nei "bonus bebè" e l'allungamento dei permessi familiari in caso di nuove nascite. Le due direttive si inserivano nel contesto di una serie più ampia di provvedimenti volti a favorire la crescita della popolazione e ridurre la dipendenza dagli immigrati.

Tuttavia, gli indici continuano a registrare un segno negativo: il tasso di fertilità attuale è di 1,19 bambini per donna, con un ulteriore abbassamento rispetto all'1,29 del 2012 che era già fonte di preoccupazione. E se si analizzano i cittadini di Singapore di etnia cinese, che costituiscono circa il 74% della popolazione residente, il dato scende all'1,06. "Dobbiamo fare di meglio - afferma Lee Hsien Loong, padre di quattro figli  - e spero che in questo anno del Cavallo vedremo dei miglioramenti". 

Dopo 40 anni di politiche contrarie alla famiglia, nell'ultimo biennio la sfida del Primo Ministro è quella di convincere i cittadini di Singapore a sposarsi da giovani e procreare. Era stato il padre dell'attuale premier, Lee Kuan Yew, storico leader della città-Stato, a volere politiche di pianificazione familiare, legalizzando l'aborto e favorendo la sterilizzazione per contenere il rapido sviluppo della popolazioni negli anni 50 e 60. Nonostante gli incentivi e le recenti iniziative a favore delle coppie, Singapore non è riuscita sinora a riportare il tasso di fertilità al 2,1, una soglia minima per garantire un futuro alla popolazione nativa. 

Il 61enne premier si affida anche alla scaramanzia pur di vedere premiati gli sforzi in direzione di una maggiore natalità. Quest'anno, spiega, il giorno di San Valentino coincide con il (beneaugurante) 15mo giorno delle festività per il Nuovo anno lunare, meglio noto come "Chap Goh Mei". Saranno almeno 300 le coppie che si sposeranno in quel giorno, conclude Lee, per questo possiamo contare su un inizio di anno al galoppo [...] e mi auguro di sentire sempre più campane a festa per matrimoni e pianti di neonati per tutto l'anno".  

Più piccola di New York e priva di risorse naturali, la città-Stato ha registrato nel 2010 un Prodotto interno lordo (Pil) di 285 miliardi di dollari di Singapore (circa 231 miliardi di dollari Usa), con una crescita del 14,5%, il dato più significativo di tutta l'Asia. Tuttavia la ricchezza non è distribuita in modo eguale e il boom economico ha accentuato le disparità fra cittadini, con una crescita del coefficiente Gini - la misura della diseguaglianza di una distribuzione, ndr - che si attesta a 0,48 (nel 2000 era di 0,444) in un metro di riferimento tra 0 e 1 (disuguaglianza completa).

 

 

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