30/06/2006, 00.00
hong kong - cina
Invia ad un amico

Anson Chan alla Cina: l'economia non basta, Hong Kong vuole democrazia

Alla vigilia della marcia per il suffragio universale, Anson Chan commenta le prospettive cinesi sul territorio: miglioramento dell'economia senza riforme democratiche. In concomitanza (o concorrenza) con la marcia, il governo prepara una parata di giochi per festeggiare il ritorno di Hong Kong alla madrepatria.

Hong Kong (AsiaNews) – Anson Chan, la politica più nota e più stimata del territorio, ha detto che il governo di Hong Kong dovrebbe spingere di più per attuare il suffragio universale e che la democrazia non è in conflitto con lo sviluppo economico.

La ex segretaria generale dell'ultimo governo britannico e del primo governo sotto la Cina, continua a spingere la popolazione di Hong Kong a partecipare alla marcia di domani, proprio mentre il governo prepara una parata festosa per celebrare il ritorno del territorio alla madrepatria. Per l'occasione nel territorio è giunto da Pechino Jia Qinglin, presidente della Conferenza consultiva del popolo cinese. Jia parteciperà ai festeggiamenti ed ha incontrato varie personalità del mondo imprenditoriale di Hong Kong. A tutti egli va ripetendo che la soluzione dei problemi di Hong Kong sta nell'economia e che per questo tutta la popolazione deve unirsi, dimenticando le differenze.

Parlando alla radio locale la Chan ha invece sottolineato che i desideri della popolazione di Hong Kong per la democrazia rimangono sempre alti. "Nella mente della gente di Hong Kong, i benefici economici non possono rimpiazzare una democrazia costituzionale". Attualmente il parlamento del territorio è eletto dalla base solo per metà: l'altra metà è composta da rappresentanti di categorie e persone scelte dal governo. Anche il capo dell'esecutivo è scelto da un gruppo di 800 rappresentati nominati ultimamente da Pechino. Da anni la popolazione di Hong Kong chiede il suffragio universale e l'elezione diretta del capo dell'esecutivo. Nel 2004 la Cina ha avocato a sé ogni riforma politica, tradendo il principio "una nazione, due sistemi", secondo cui Hong Kong dovrebbe godere di un'ampia autonomia.

Commentando le parole di Jia Qinglin, secondo il quale "lo sviluppo economico può risolvere tutti i profondi problemi della società", la Chan ha detto: "Questo significa che il governo centrale insisterà sullo sviluppare l'economia, senza perseguire alcuna costituzione democratica". E ha concluso invitando il governo stesso di Hong Kong ad essere più attivo nello spingere verso il suffragio universale".

Domani in contemporanea si terranno due eventi: la prima è la marcia per la democrazia, sostenuta dalla Chan, dalle organizzazioni per la democrazia e i diritti umani e dalla Chiesa cattolica; la seconda è lo spettacolo per celebrare i 9 anni del ritorno di Hong Kong alla Cina. Per l'occasione nell'Hong Kong Stadium vi saranno esibizioni di arti marziali dell'Esercito per la liberazione del popolo, di maschere cinesi, e di cantanti pop. Seguirà una parata che, nelle previsioni degli organizzatori, radunerà circa 40 mila persone. Nel 2003 la marcia radunò oltre mezzo milione di persone; l'anno scorso, il 4 dicembre, più di 150 mila.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Hong Kong, centinaia di arresti dopo la grande Marcia per la democrazia
02/07/2014
Oltre 68 mila alla Marcia per la democrazia
02/07/2007
Decine di migliaia alla Marcia per la democrazia a Hong Kong
01/07/2006
In 100 mila alla marcia per la piena democrazia di Hong Kong
04/12/2005
Alla marcia democratica del 1° luglio ci sarà anche Anson Chan
28/06/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”