04/06/2008, 00.00
INDONESIA
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Arrestati oltre 50 estremisti del Fronte dei difensori dell’Islam

La polizia li sta interrogando sugli scontri del 1 giugno alla manifestazione per la libertà religiosa. Arrestato anche il capo del Fpi. A East Java giovani musulmani moderati bruciano le bandiere del gruppo radicale.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – La polizia indonesiana ha fatto irruzione prima dell’alba nel quartier generale del Fronte dei difensori dell’Islam (Fpi) a Jakarta, arrestando 59 persone tra cui il capo del gruppo estremista. L’operazione, cui hanno preso parte circa mille agenti, è la risposta del governo alla violenza usata da militanti del Fpi contro una manifestazione a favore della libertà religiosa lo scorso primo giugno nella capitale.
 
La polizia sta interrogando gli arrestati sugli scontri che domenica scorsa al National Monument hanno coinvolto membri del Fpi e dell’Alleanza nazionale per la libertà religiosa (Akkbb), presente alla dimostrazione di piazza. Gli incidenti hanno fatto in tutto 30 feriti. Il presidente dell’Indonesia, Susilo Bambang Yudhoyono, è stato criticato per le posizioni “soft” del suo governo nei confronti dell’attività del Fpi, da anni impegnato in una campagna di persecuzione contro la comunità ahmadi, musulmani ritenuti “eretici”.
 
Dopo le parole di fuoco lanciate dal leader del Fpi, Shihab, che solo tre giorni fa gridava alla “resistenza fino all’ultima goccia di sangue”, stupisce la tranquillità con cui oggi si è quasi consegnato volontariamente alla polizia.
 
I fatti del National Monument continuano ad alimentare la rabbia della popolazione e dei gruppi musulmani moderati. I giovani affiliati al movimento Nadhlatul Ulama (Nu), che fa capo all’ex presidente Abdurrahman Wahid, hanno fatto irruzione negli uffici del Fpi a East Java e chiesto al gruppo radicale di mettere fine alle sue attività. In diverse città, sempre a East Java, roccaforte di Wahid, hanno dato alle fiamme bandiere e simboli del Fronte dei difensori dell’Islam.
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