26/08/2009, 00.00
INDONESIA
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Arrestato Mohamad Jibril, “mente” degli attentati agli hotel di Jakarta

di Mathias Hariyadi
Egli è direttore di un portale web islamico impegnato nella raccolta fondi e nella propaganda del jihad. Catturato anche un cittadino saudita che ha finanziato la strage.
Jakarta (AsiaNews) –  Le forze di sicurezza indonesiane hanno arrestato Mohamad Jibril, sospettato di aver architettato le stragi al Marriot e al Ritz Carlton hotel del 17 luglio scorso a Jakarta. Il fermo è stato eseguito ieri mentre l’uomo – conosciuto anche come Muhamad Ricky Ardhan – era diretto all’abitazione del padre a Pamulang, nella reggenza di South Tangerang, sobborgo della capitale.
 
L’ispettore Nanan Sukarnan, portavoce della polizia, non chiarisce i particolari dell’arresto, eseguito da un commando non identificato. “Aspettiamo maggiori dettagli sull’operazione – sottolinea – prima di poter parlare alla stampa”.
 
Jibril è direttore del portale di informazione Arahman.com, un punto di riferimento per la comunità islamica locale. Egli avrebbe due certificati di nascita che recano luogo e data diversi. Nel primo è nato nella provincia di South Borneo il 3 dicembre 1979; nel secondo è nato a East Lombok, provincia di West Nusa Tenggara, il 28 maggio 1989. Il portavoce della polizia aggiunge che “egli è sospettato di raccogliere fondi dall’estero” per finanziare il movimento estremista islamico.
 
Nel luglio scorso è stato proprio il sito Arahman.com ad annunciare la rivendicazione degli attacchi agli hotel della capitale, dietro i quali vi sarebbe la mano del terrorista malaysiano Noordin Moh. Top. Mohamad Fachri, uno dei più stretti collaboratori di Jibril, respinge ogni addebito, sottolineando che “è un’accusa priva di fondamento affermare che, dietro agli attacchi bomba, vi sia la mano di Jibril”. Egli aggiunge che l’arresto è “un tentativo di politicizzare l’islam” e fermare la “propaganda via internet” della fede.
 
Contrastanti le reazioni dei musulmani indonesiani alla notizia dell’arresto di Jibril. L’ala moderata – alla quale si uniscono le minoranze religiose – prende le distanze dalla propaganda fondamentalista del sito web e la sua linea estremista e settaria, che difende i jihadisti nella loro lotta ai nemici dell’islam. Altri, invece, giudicano infondate le accuse e apprezzano le notizie diffuse da Arahman.com.
 
Fauzan Al-Anshari, ex responsabile dell’Indonesian Mujahidin Council, bolla l’arresto come “azione ridicola” e rivela presunti debiti che graverebbero sulla gestione del sito di informazione. Tale fatto che contrasta con quanto asserito dalla polizia, secondo la quale il sito e il suo direttore sono uno dei crocevia per finanziare il Jihad in Indonesia.
 
Gli inquirenti hanno anche rivelato il nome di un cittadino saudita, accusato di aver elargito fondi per attuare gli attacchi bomba a Jakarta. Si tratta di Ali Mohammad Abdillah, che avrebbe vissuto per qualche tempo in una città della provincia di West Java, la stessa dove è nato Ibrohim o Boim, il “fiorista” esecutore materiale degli attentati agli hotel. I finanziamenti sono giunti in Indonesia nel giugno scorso, passando per il Medio oriente.
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