17/12/2004, 00.00
arabia saudita
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Arrestato e incarcerato un saudita convertito al cristianesimo

Jeddah (AsiaNews) - Un cittadino saudita convertitosi al cristianesimo è stato arrestato e incarcerato. Il fatto è avvenuto il 29 novembre a Hofuf, città orientale dell'Arabia, ma la notizia è stata diffusa solo alcuni giorni fa da International Christian Concern (ICC) di Washington, impegnato nella difesa dei cristiani perseguitati nel mondo. Fonti locali hanno confermato ad AsiaNews l'arresto del di Emad Alaabadi – questo il nome del cristiano imprigionato – affermando che egli "non è il solo cristiano saudita in carcere in questo momento, ce ne sono altri".

Dalle notizie pervenute a ICC, altri cristiani - almeno 3 o 4 - sarebbero stati arrestati insieme a Emad. La presenza di cristiani nelle prigioni saudite era staat confermata anche in un'intervista di Brian O'Connor ad AsiaNews. Brian Savio O'Connor, è un protestante indiano espulso dall'Arabia dopo torture e prigionia per "aver predicato il cristianesimo". Una volta giunto in India, O'Connor aveva detto in un'intervista ad AsiaNews che "nelle prigioni saudite vi sono ancora molti altri cristiani che hanno bisogno del vostro aiuto".

Il 29 novembre Amad è stato intercettato dalla Muttawa, la polizia religiosa saudita, mentre stava guidando per portare a casa i figli da scuola. Gli agenti lo hanno scortato fino a casa  e poi l'hanno portato nella prigione della città. In seguito Amad è stato condotto in carcere a Jeddah, dove attualmente è detenuto. Il 4 dicembre egli è riuscito a telefonare a sua madre, che si trova in Australia, per comunicarle quanto gli era successo e dove si trovava. La madre ha riferito che il figlio "sembrava molto debole": ICC ritiene che gli agenti della Muttawa abbiano torturato il cristiano Amad per riconvertirlo all'islam.

Alaabadi ha 30 anni ed è padre di 4 figli. È diventato cristiano 2 anni fa. Non si conosce ancora a quale confessione cristiana appartiene.

L'islam fondamentalista wahabita è l'unica religione ammessa ufficialmente in Arabia Saudita. Non esiste libertà religiosa, sebbene negli ultimi anni le autorità saudite permettono a seguaci di altre religioni la pratica in privato. La Muttawa, la polizia che controlla il comportamento religioso degli abitanti, continua però a perseguire i cristiani anche nelle loro case private, dove si riuniscono per pregare.

Nel regno saudita non è permesso costruire luoghi di culto, chiese o cappelle. Su 21,6 milioni di abitanti, i musulmani sono il 93,7%. I cristiani sono il 3,7% della popolazione, nella quasi totalità lavoratori stranieri. I cattolici sono 800 mila. Non si hanno cifre precise sul numero dei sauditi cristiani. (LF)

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