23/11/2010, 00.00
PAKISTAN
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Asia Bibi è innocente, dice il ministro per le minoranze nel rapporto al presidente Zardari

di Jibran Khan
Il documento viene consegnato oggi al presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, che potrebbe firmare il provvedimento di clemenza nell’immediato futuro. I partiti religiosi minacciano manifestazioni in tutto il Paese se la donna sarà liberata.

Lahore (AsiaNews) – Il ministro federale per le minoranze, Shahbaz Bhatti presenta oggi al presidente del Pakistan, Zardari il rapporto stilato sul caso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia da un tribunale locale all’inizio di novembre, dopo oltre un anno di detenzione. ''Innocente''. E' questo l'esito dell'inchiesta condotta dal ministro della minoranze pachistano Shahbaz Bhatti su Asia Bibi secondo quanto riferisce l'edizione online del “Dawn”, uno dei principali quotidiani in lingua inglese edito in Pakistan. ''Presenterò il mio rapporto al presidente Zardari e gli raccomanderò di concedere la grazia ad Asia Bibi'', ha annunciato ancora Bhatti. C’è stata grande tensione oggi nella città di Ferozewala quando una televisione privata ha dato la notizia della liberazione della donna. Per sapere se era vero, la gente ha cominciato a recarsi a chiedere informazione alla prigione distrettuale di Sheikhupura. I responsabili hanno smentito la notizia, confermando che Asia Bibi era ancora detenuta nella sua cella.

Il portavoce della presidenza della Repubblica, Farhatullah Babar, ha detto ad AsiaNews che il presidente esaminerà la richiesta di clemenza presentata dalla famiglia quando arriverà. “Le richieste di grazie giungono attraverso i canali corretti al Presidente. La richiesta sarà esaminata quando la riceveremo. Per ora non posso fare commenti sull’argomento”. Intanto a livello locale ci sono proteste da parte degli avvocati, che hanno deciso, a Nankana, di scioperare, in segno di protesta contro le dichiarazione del governatore del Punjab, Salmaan Taseer, che ha dichiarato che Asia Bibi era innocente. Gli avvocati hanno anche tenuto una riunione, insieme al presidente dell’Associazione dei legali del distretto, Shahid Bhatti, per lanciare un avvertimento al governo di non liberare la donna cristiana. Secondo loro la donna ha ottenuto un processo giusto e trasparente. Esattamente il contrario di quanto sostengono sia il ministro delle minoranze che le organizzazioni per la difesa dei diritti umani che hanno esaminato i documenti dell’inchiesta e del processo. I partiti religiosi stanno mettendo pressione sul Presidente affinché non dia la grazie ad Asia Bibi, minacciando di inscenare dimostrazioni in tutto il Paese nel caso che Zardari firmi il provvedimento di clemenza.

Anche in queste ore, che sembrano decisive per la sorte della donna cristiana condannata, continua la campagna di raccolta delle firme organizzata da AsiaNews. Fino ad ora sono giunte circa 4500 firme all’indirizzo salviamoasiabibi@asianews.it.

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