03/08/2017, 12.01
INDONESIA
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Asian Youth Day, ministro indonesiano: ‘chiamati a promuovere tolleranza e solidarietà’

di Mathias Hariyadi

Lukman Hakim Saifuddin, ministro per gli Affari religiosi: “Allora non ci saranno più pregiudizi basati sull'etnia e sulla religione”. Presente alla cerimonia d’apertura della manifestazione anche Hamengku Buwono X, sultano e governatore di Yogyakarta. Mons. Robertus Rubyatamoko, arcivescovo di Semarang e presidente del Comitato organizzatore: “Sperimentare la vera ‘identità sociale’ delle nazioni asiatiche: la diversità e la società pluralistica”.

Yogyakarta (AsiaNews) – La 7ma edizione dell’Asian Youth Day (Ayd), in corso a Yogyakarta, nella diocesi di Semarang (isola di Java), ha un forte risvolto interreligioso, sottolineato dal tema dell’evento: "Gioiosa gioventù asiatica! Vivere insieme il Vangelo nell'Asia multiculturale". La cerimonia di apertura di “Days in venue”, fase centrale dei lavori (2 – 6 agosto), ha visto la partecipazione di importanti esponenti della politica e dell’islam, prova tangibile del favore con cui la società indonesiana accoglie la manifestazione giovanile dei cattolici asiatici.

Erano presenti Lukman Hakim Saifuddin, ministro per gli Affari religiosi del governo, e Hamengku Buwono X, sultano e governatore di Yogyakarta, che con il suono del tradizionale dell' “othok-othok” [strumento musicale giavanese ndr] ha aperto in via ufficiale la manifestazione. 

In qualità di rappresentante delle autorità indonesiane, Saffudin ha accolto con entusiasmo i 2140 ragazzi presenti al Jogja Expo Center (Jec), 1198 provenienti dall’Indonesia e 942 da altre 22 nazioni asiatiche. Il ministro ha ribadito ieri sera come il multiculturalismo e la diversità facciano parte della natura umana. “Da quando nasciamo, siamo immersi in un contesto dove tutti noi siamo differenti, in una società composta da diverse etnie, contesti culturali, lingue, valori e, ultimi ma non meno importanti, credi religiosi”. Egli ha invitato i giovani cattolici a disseminare la gioia biblica in tutti i Paesi del continente asiatico, la cui diversità è una benedizione di Dio. “È all'interno di questa situazione sociale molto particolare – ha proseguito il ministro – che siamo chiamati a promuovere la tolleranza e la solidarietà con le altre persone, a prescindere dalle differenze. Allora non ci saranno più pregiudizi basati sull'etnia e sulla religione”.

L’Indonesia, Paese islamico più popoloso al mondo, ha da sempre promosso il pluralismo culturale e religioso, nonostante l’aumento degli episodi di settarismo. La Chiesa cattolica è parte attiva del dialogo interreligioso e si è spesso distinta per iniziative e attività di promozione della convivenza pacifica. Il sultano di Yogyakarta ha incitato i ragazzi dell’Ayd a diventare pionieri di un movimento sociale per l’amore e il rispetto in Indonesia. “Questo arricchirà la vera identità dell’Asia: il suo multiculturalismo”.

Mons. Robertus Rubyatmoko, arcivescovo di Semarang e presidente del Comitato organizzatore dell’Ayd, ha affermato che questo evento giovanile internazionale è una buona opportunità per tutti i giovani cattolici in Asia di sperimentare la vera “identità sociale” delle nazioni asiatiche: la diversità e la società pluralistica. Per questo “tutti sono chiamati a trasmettere al prossimo e alla società la gioia del Vangelo”.

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