14/11/2016, 08.55
IRAQ
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Attentati a Baghdad, decine di morti e feriti. L’esercito irakeno strappa Nimrud all’Isis

Questa mattina un attacco suicida a sud-ovest della capitale ha provocato otto morti. Nel fine settimana una serie di esplosioni ha ucciso almeno 11 civili, decine i feriti. Finora non vi sono rivendicazioni ufficiali degli attacchi. Le forze speciali hanno riconquistato l’antica città assira. I jihadisti avevano distrutto il patrimonio perché ritenuto eredità pagana. 

 

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - È di almeno otto morti e sei feriti il bilancio provvisorio di un attacco suicida sferrato questa mattina da un commando kamikaze in una cittadina a sud-ovest di Baghdad. Obiettivo dell’attentato Ain al-Tamer, una zona sinora risparmiata da violenze. L’assalto ha coinvolto sei kamikaze, alcuni dei quali potrebbero essere stati uccisi dalle forze di sicurezza prima di farsi esplodere.

L’attacco di stamane è solo l’ultimo di una serie che ha colpito la capitale irakena e altre zone del Paese durante il fine settimana, provocando la morte di almeno 11 civili e di decine di feriti. Obiettivo delle esplosioni i quartieri residenziali e commerciali. 

Al momento non vi sono rivendicazioni ufficiali, anche se i sospetti sono indirizzati verso i miliziani dello Stato islamico (SI). In difficoltà a Mosul, roccaforte jihadista in Iraq, obiettivo dell’offensiva lanciata il 17 ottobre scorso dall’esercito e dai Peshmerga curdi, i combattenti di Daesh rispondono con attacchi in altre zone del Paese. 

Fonti della sicurezza riferiscono che un’autobomba è esplosa nel quartiere di Kamaliya, a sud-est, provocando tre vittime e otto feriti. La polizia ha circondato l’area e le ambulanze hanno trasportato i feriti negli ospedali della zona. 

Altri due civili sono morti e otto sono rimasti feriti nello scoppio di un ordigno artigianale nei pressi di un centro commerciale ad Abu Ghraib, 25 km a ovest della capitale. Un civile è rimasto ucciso e altri cinque feriti a causa di un’autobomba che ha colpito il distretto nord-orientale di Sadr City. 

Sempre ieri una bomba è esplosa al passaggio di un’auto a Muhammad Qasim road, nella zona orientale di Baghdad, provocando una vittima e tre feriti. Altre quattro persone sono rimaste uccise nello scoppio di un ordigno a Sha’ab, distretto a nord della capitale. 

Intanto prosegue l’offensiva dell’esercito irakeno e delle milizie curde verso Mosul. Nel fine settimana le forze speciali hanno strappato ai jihadisti Nimrud, antica città assira finita sotto il controllo dello SI e il cui patrimonio dell’umanità era stato devastato dai miliziani perché ritenuto un’eredità pagana. 

Nimrud si trova sulla riva orientale del fiume Tigri, a circa 30 chilometri a sud di Mosul, nel nord dell’Iraq. Nel marzo 2015 storici e funzionari del governo irakeno avevano condannato la distruzione del sito archeologico, che risale al 13° secolo avanti Cristo. Per l’Unesco le devastazioni commesse dagli uomini del Califfo nell’area costituiscono un crimine di guerra. 

In un comunicato ufficiale l’esercito irakeno afferma che “le truppe della Nona divisione corazzata hanno liberato la città di Nimrud” e hanno “innalzato la bandiera irakena sopra i suoi edifici”. Al contempo i soldati “hanno inflitto pesanti perdite in termini di vite umane ed equipaggiamenti al cosiddetto Stato islamico”. 

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