21/01/2021, 08.49
THAILANDIA
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Banca mondiale: 1,5 milioni di thai sono i nuovi poveri per la pandemia

Dai 3,7 milioni del 2019 si è passati ai 5,2 milioni dello scorso anno. In termini percentuali, dal 6,2% all’8,8% del totale della popolazione. Nella prima metà del 2020 almeno 340mila persone hanno perso il lavoro. L’economia registra un calo del 6,5%, con stime di ripresa al 4% nel 2021.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - A causa della pandemia da nuovo coronavirus, nel 2020 in Thailandia almeno 1,5 milioni di cittadini - su un totale di circa 70 milioni - sono piombati in condizioni di povertà. È quanto emerge da uno studio pubblicato dagli esperti della Banca mondiale (Bm), secondo i quali nel 2019 il numero totale di indigenti era di 3,7 milioni che è aumentato fino a toccare quota 5,2 milioni lo scorso anno.

Tuttavia Kiatipong Ariyapruchya, esperto della Bm per la Thailandia, prevede un leggero miglioramento per il 2021 appena iniziato, in cui si dovrebbe registrare una inversione di tendenza con il dato sulla povertà fissato a quota cinque milioni. A favorire il miglioramento vi sarebbero la crescita dei nuovi occupati e un rimbalzo dell’economia, con indici di nuovo positivi. 

In termini percentuali, il dato relativo alla povertà - sotto i 5,50 dollari al giorno come stabilito dai parametri della Banca mondiale - nel 2020 ha raggiunto l’8,8% della popolazione, dato in crescita rispetto al 6,2% del 2019. Per quest’anno le previsioni indicano una riduzione all’8,4%. “La pandemia - afferma Kiatipong - ha colpito in modo significativo il mercato del lavoro in Thailandia, in particolare durante la prima metà dello scorso anno, provocando un alto tasso di disoccupazione. Questo ha comportato una riduzione del reddito dei thailandesi”. 

Nella prima metà del 2020 almeno 340mila persone hanno perso il lavoro; altre hanno visto l’orario ridotto di tre ore per le donne e di due per gli uomini. Nel settore privato, i salari sono diminuiti dell’1,6%, soprattutto nel mondo agricolo. La situazione è iniziata a migliorare nel terzo trimestre, con una buona ripresa occupazionale sebbene le ore lavorative non siano ancora tornate a pieno regime. 

Secondo lo studio “Restoring Incomes; Recovering Jobs” della Banca mondiale pubblicato ieri, l’economia thai registra un calo del 6,5% per il 2020, con stime di ripresa fino al 4% per l’anno in corso. Per gli studiosi sarà fondamentale sostenere il mercato del lavoro e favorire l’occupazione per centrare gli obiettivi di crescita.

Nella migliore delle ipotesi, gli esperti prevedono un aumento di circa il 4% del Pil nel 2021. Se saranno necessari nuovi lockdown per contenere la diffusione di Covid-19, allora il dato relativo alla crescita del Pil dovrebbe assestarsi attorno al 2,4%. Infine, nel caso in cui la campagna vaccinale proceda spedita e il 50% della popolazione risulterà immunizzata entro la seconda metà del 2021, vi sarà una ripresa del turismo (settore trainante dell’economia nazionale) con un possibile aumento del Pil fino al 4,7% per il 2022.

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