14/11/2007, 00.00
THAILANDIA
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Bangkok, preghiera ecumenica con i leader di Taizè

di Weena Kowitwanij
L’incontro si è svolto nella cattedrale dell’Assunzione, e vi hanno partecipato oltre 220 giovani provenienti persino da Hong Kong e Laos. Il card. Kitbunchu invita alla riscoperta dei veri valori della società, mentre frère Alois invita a scegliere l’amore, per testimoniare al mondo la speranza che viene da Cristo.
Bangkok (AsiaNews) – Il futuro della Chiesa “è rappresentato dai giovani, ed è per questo che bisogna insegnare loro i veri valori che fanno grande una società: non quanto si riesce ad essere felici, ma quanto si possa rendere felice chi abbiamo intorno”.
 
E’ il senso dell’intervento pronunciato lo scorso 11 novembre dall’arcivescovo di Bangkok, card. Michai Kitbunchu, in occasione dell’incontro di preghiera “Scegliere l’amore, scegliere la speranza” a cui hanno partecipato i membri della comunità ecumenica di Taizè.
 
Oltre 220 giovani - provenienti da Hong Kong, Laos, Malaysia, Singapore, India e Filippine – hanno partecipato all’evento, che si è svolto nella cattedrale dell’Assunzione, nella capitale thailandese. Alla cerimonia erano presenti frère Alois – leader della comunità ecumenica dopo la morte del fondatore, frère Roger – ed un suo confratello.
 
Durante il suo intervento, frère Alois ha detto: “I diversi problemi che affliggono la società rischiano di trascinarci in un mondo senza speranza. Scegliendo invece l’amore, in special modo nei confronti dei meno privilegiati, testimoniamo l’amore di Cristo per l’umanità, l’unica strada per il futuro del mondo”.
 
Uno dei sacerdoti presenti all’incontro di preghiera, p. Kanok Sithisant, dice ad AsiaNews: “E’ stato il mio primo incontro ecumenico, caratterizzato da un’atmosfera serena e quieta. Sono felice di vedere che i giovani capiscano l’importanza della preghiera: alcuni di loro hanno affrontato un lungo viaggio per esserci. Non pensavo di vederne tanti, mi ha impressionato”.
 
Una delle organizzatrici dell’incontro, Sasithorn Sukkaseam, aggiunge: “E’ stata un’ottima occasione per lavorare con giovani buddisti e musulmani, che sono nostri amici e ci hanno aiutato ad organizzare il tutto. Fra di noi, la cosa più importante è l’amicizia e questo deve caratterizzare il nostro futuro”.
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