22/05/2018, 10.35
THAILANDIA
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Bangkok, quattro anni di giunta militare: bloccata manifestazione pro-democrazia

Circa 500 dimostranti si sono riuniti questa mattina presso l'Università di Thammasat per una pacifica marcia. Le forze di sicurezza hanno tuttavia eretto alcune barricate per impedire alla folla di lasciare il complesso. La sede del Governo e le strade circostanti sono state dichiarate inaccessibili.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Nella capitale thai, centinaia di manifestanti sono stati bloccati dalla polizia mentre marciavano verso il Palazzo del governo, per chiedere alla giunta militare di indire le elezioni generali entro novembre prossimo. Circa 500 dimostranti si sono riuniti questa mattina presso l'Università di Thammasat per una pacifica marcia programmata, da svolgere in fila dietro un camion con altoparlanti e sotto lo sguardo vigile della polizia. Non appena il corteo si è mosso, le forze di sicurezza hanno tuttavia eretto alcune barricate per impedire alla folla di lasciare il complesso.

La sede del Governo e le strade circostanti sono state dichiarate inaccessibili per la marcia dell'opposizione, che segna i quattro anni dal colpo di Stato che il 22 maggio 2014 ha rovesciato il governo eletto di Yingluck Shinawatra. L’attuale primo ministro Prayut Chan-o-cha, che in qualità di capo dell'esercito ha destituito l'amministrazione di Yingluck, ha suggerito che le elezioni si terranno solo a febbraio del prossimo anno.

Più di un'ora dopo l'inizio della protesta, agenti e manifestanti si sono trovati in una situazione di stallo, mentre le autorità utilizzavano un furgone per ordinare ai contestatori di disperdersi. Una piccola zuffa è scoppiata quando la folla si è diretta verso il cordone della polizia, ma le tensioni si sono placate dopo la caduta della pioggia, che ha spinto i manifestanti a ripararsi sotto gli ombrelli.

Negli ultimi mesi, in Thailandia si è diffuso tra la popolazione il malcontento verso le autorità, nonostante il divieto di raduni politici imposto dopo il colpo di Stato. La tabella di marcia per il ritorno alla democrazia ha subito ripetuti colpi d’arresto e la pazienza con la giunta, nota come Consiglio nazionale per la pace e l'ordine (Ncpo), si sta esaurendo per molte componenti della società thailandese, compresi alcuni ex sostenitori di Prayut. Il governo ha più volte rimandato le elezioni generali, che in principio erano state fissate per il 2015.

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