01/09/2008, 00.00
THAILANDIA
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Bangkok: bomba esplode vicino alla sede del Governo, sale la tensione nel Paese

L’ordigno è scoppiato questa notte all’una ora locale, mandando in frantumi i vetri dei palazzi adiacenti. Il gesto contribuisce a innalzare la tensione politica fra il governo e gli esponenti del Pad, che chiedono le dimissioni del premier. Samak minaccia il pugno di ferro contro i manifestanti.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Stanotte all’una ora locale – le 19 di domenica in Italia – una bomba è esplosa nei pressi di una stazione di polizia adiacente alla sede del governo thailandese, ancora sotto l’assedio dei manifestanti. L’onda d’urto causata dalla deflagrazione ha distrutto le finestre degli edifici circostanti, ma non vi sono notizie di morti o feriti.

Giunta al settimo giorno, la crisi politica non sembra al momento trovare sbocchi: venerdì scorso la polizia ha lanciato gas lacrimogeni e sparato proiettili di gomma contro una folla di 2mila dimostranti, che tentava di prendere d’assalto il quartier generale della polizia nella capitale. Sabato e domenica i membri del People’s Alliance for Democracy (Pad) hanno bloccato i tre aeroporti della regione – ora funzionanti – paralizzando i trasporti nel Paese.

Le forze dell’ordine hanno attribuito l’attacco bomba di lunedì mattina ai manifestanti che cercano in tutti i modi di "gettare la nazione nel caos" e mettere in cattiva luce governo e polizia, incapaci di "mantenere l’ordine" e "contenere le dimostrazioni". L’esplosione è avvenuta a poca distanza dal termine di una riunione congiunta del Parlamento, presieduta dal premier Samak Sundaravej, nella quale si sono studiate le possibili soluzioni per fermare la crisi politica ed evitare una escalation nelle violenze.

Il primo ministro Samak, accusato di essere un “fantoccio” nelle mani dell’ex capo del governo Thaksin Shinawatra in esilio a Londra, ha ribadito di non voler cedere alle richieste del Pad e conferma di non essere intenzionato a rimettere il mandato e indire nuove elezioni. Nel suo discorso radiofonico domenicale alla nazione egli ha aggiunto che la pazienza “sta finendo”. “Non sono spaventato – sottolinea il premier – ma preoccupato per il caos nel quale è precipitata la nazione. Non possiamo perpetrare impunemente questo stato d’assedio ai palazzi governativi, senza prendere provvedimenti adeguati”.

A dispetto della richiesta di dimissioni del premier avanzate dagli esponenti del Pad, vicini alla monarchia e agli ambienti conservatori della nazione, resta forte il consenso per l’attuale squadra di governo. Il Pad vanta molti sostenitori in diverse aree del Paese, soprattutto nella capitale Bangkok, ma la gran parte dei thailandesi - in particolare nelle campagne - resta fedele all’attuale primo ministro Samak.

 

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