10/04/2009, 00.00
BANGLADESH
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Bangladesh, a Pasqua i cristiani pregano per la pace nel Paese

di William Gomes
L’arcivescovo di Dhaka sottolinea il desiderio di “condividere l’amore del Cristo risorto con tutti”, senza distinzioni “di casta o fede religiosa”. Alla guida dell’arcidiocesi dal ‘96, mons. Costa ha ordinato 11 preti e 2 diaconi. Parlamentare cristiano chiede che la Pasqua sia festa nazionale.
Dhaka (AsiaNews) – “Desideriamo vivere in pace con tutte le persone, senza distinzioni di casta o di fede religiosa. E vogliamo condividere il messaggio di amore e di pace del Cristo risorto con tutti”. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Paulinus Costa, arcivescovo di Dhaka, il quale sottolinea che nella Settimana Santa i cattolici del Bangladesh “pregano con una speciale intenzione per la pace nel Paese”.
 
Il Bangladesh ha circa 150 milioni di abitanti, l’85% dei quali è di fede musulmana. Gli induisti sono il 12% circa della popolazione; i cristiani una piccola minoranza con l’1% circa. Il Paese è spesso teatro di conflitti e violenze. Nelle scorse settimane, la rivolta delle guardie di frontiera per il mancato pagamento degli stipendi ha causato centinaia di morti.
 
Il prelato ricorda un episodio avvenuto nel 2001, quando un gruppo di terroristi ha fatto esplodere una bomba nella chiesa di cattolica di Bainarchor per uccidere il sacerdote. L’attacco contro il religioso non è riuscito, ma nell’attentato sono morte 10 persone e altre 70 sono rimaste ferite. “In questa Settimana Santa – sottolinea – abbiamo pregato per le loro anime e per i familiari delle vittime. In ogni situazione di violenza, vogliamo diffondere il messaggio di Cristo che è amore, pace e perdono. Vogliamo essere uno strumento di pace nelle mani del Signore, per il bene della nazione”.
 
“In vita mia – racconta l’arcivescovo di Dhaka – il giorno più felice è stato la presentazione del primo seminarista al defunto arcivescovo, per l’ordinazione. Al tempo ero rettore del seminario minore del "Piccolo fiore", a Bandhura. Quando padre Leonardo ha ricevuto i voti ho ringraziato il Signore, senza riuscire a trattenere le lacrime”.
 
Nel decennio 1996-2005 – prima di essere chiamato alla guida dell’arcidiocesi di Dhaka – mons. Costa ha battezzato circa 30mila fedeli. Dal ’96 al dicembre 2008, egli ha ordinato 11 preti e 2 diaconi. Altri 141 studiano nei seminari e nei noviziati del Paese, a dimostrazione della vivacità della Chiesa locale. Egli auspica che risponderanno “sì” alla “chiamata di Dio” dedicandosi “alla vita consacrata”.
 
L’arcivescovo di Dhaka riferisce infine la possibilità che la Pasqua diventi una festa nazionale in Bangladesh. Di recente Promod Mankin, unico deputato cristiano, ha avviato una proposta in tal senso, indirizzata al parlamento e al Ministero degli affari religiosi. “Il premier Seikh Hasina – riferisce il politico cristiano – mi ha assicurato che prenderà in esame la questione con molta attenzione. Sono fiducioso che il governo dichiari presto la Pasqua festa nazionale nel Paese”.
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