20/10/2016, 09.02
BANGLADESH
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Bangladesh, il movimento degli studenti cattolici compie 25 anni

di Sumon Corraya

L’organizzazione è stata fondata nel 1991 per avvicinare giovani e vescovi. Gli studenti ricevono una formazione professionale e sono coinvolti in attività sociali e caritative. Da adulti, arrivano ad occupare i posti dirigenziali, perché nel movimento “imparano a esprimersi e a presentarsi”.

Dhaka (AsiaNews) – Circa 250 membri del Movimento degli studenti cattolici del Bangladesh (Bcsm) hanno celebrato il 25mo anniversario della loro organizzazione. Il card. Patrick D’Rozario, che ha da poco nominato per la porpora cardinalizia, era presente alle celebrazioni e ha affermato: “Gli esponenti di questo movimento studentesco stanno facendo un grande lavoro per la Chiesa cattolica, i suoi leader portano avanti il nostro lavoro. Noi li ringraziamo con sincerità”.

I festeggiamenti si sono svolti il 13 e 14 ottobre scorso al Dhaka Centre. Rivolgendosi ai giovani, l’arcivescovo George Kocherry, nunzio apostolico del Bangladesh, ha detto: “Dovete usare il vostro talento per il bene dell’uomo. Sappiamo che i giovani sanno fare tante cose positive, se essi lo vogliono. Perciò dovete prendere l’iniziativa e lavorare al servizio della misericordia”.

L’organizzazione studentesca è un movimento di laici. È nato nel 1991 per promuovere lo stile di vita cristiano e motivare i giovani a sostenere i valori morali. Fa parte del Movimento internazionale degli studenti cattolici (Imcs) ed è membro della Conferenza episcopale del Bangladesh (Cbcb).

Sebastian Rozario, ex segretario del movimento e attuale assistente direttore esecutivo di Caritas Bangladesh, ricorda che l’associazione “è nata 25 anni fa per colmare la distanza tra i vescovi e i giovani, avvicinare gli studenti alla Chiesa cattolica, in modo da creare una collaborazione più profonda”.

William Nokrek, presidente del Bcsm, spiega ad AsiaNews che il movimento “vuole promuovere i valori e gli ideali cristiani, sviluppare la personalità degli studenti universitari, in particolare nella sfera sociale, educativa e culturale. Vogliamo che tra gli studenti aumenti la consapevolezza delle proprie responsabilità verso la Chiesa e la nazione”.

Oggi il Movimento è impegnato nella formazione dei suoi membri e in diverse attività sociali e caritative come la donazione del sangue, la distribuzione di vestiti ai poveri, la visita negli ospedali e nelle baraccopoli.

I leader dell’organizzazione fanno notare che molti di coloro che hanno fatto parte del Bcsm in gioventù, nell’età adulta occupano i posti di rilievo in vari campi. Questo perché, conclude Sebastian Rozario, “qui imparano a esprimersi, a presentare se stessi. La formazione che ricevono li aiuta ad entrare nella vita professionale”.

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