14/03/2011, 00.00
TURCHIA-ORTODOSSI
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Bartolomeo I al Giappone e al mondo: basta energia nucleare

di NAT da Polis
Il patriarca ecumenico di Costantinopoli nel suo messaggio di solidarietà al popolo giapponese chiede lo sviluppo delle energie alternative. L’uso del nucleare “una provocazione” nei confronti della natura, “che si ritorce sugli esseri umani”.

Istanbul (AsiaNews) - Un vibrante ed accorato appello rivolto agli Stati affinché abbandonino l’uso dell’energia nucleare: questo è il messaggio inviato dal patriarca ecumenico Bartolomeo al popolo nipponico per esprimere la solidarietà del mondo ortodosso. Il messaggio è stato inviato nella prima domenica di Quaresima, detta anche la domenica dell’ortodossia, nella ricorrenza del ripristino del culto delle icone, avvenuto nell’843, come espressione di rispetto verso le persone che esse raffigurano.

“Con il cuore soffocato dal dolore - inizia Bartolomeo  -  tutta l’umanità sta vivendo il dramma che ha colpito la terra nipponica, provocando la morte di tanti nostri fratelli. E le preghiere si innalzano da tutti gli angoli della nostra terra, in segno di solidarietà ai nostri fratelli giapponesi”.

Alla catastrofe provocata dal terribile sisma e dallo tsunami - continua - s’è aggiunto l’incubo della contaminazione radioattiva dovuta all’esplosione della centrale nucleare di Fukushima. “Per quanto riguarda la spaventosa catastrofe legata al sisma, niente può fare la ragione umana, in quanto le sue cause sono al di fuori della sua portata”, scrive Bartolomeo. “Al contrario - aggiunge  – per quanto riguarda l’esplosione al reattore nucleare una ragione c’è, eccome. E con tutto il rispetto verso l’umana conoscenza scientifica  di fronte all’uso del suo potenziale per la produzione di energia nucleare per soddisfare i bisogni dell’umanità, cosi pericolosa per la sua sopravvivenza, osiamo proporre l’uso della conoscenza scientifica per la produzione di fonti energetiche alternative, le cosiddette ‘verdi’, amiche per l’ambiente e di conseguenza per l’umanità”.

Bartolomeo ricorda che “il nostro Creatore ci ha donato il sole, il vento, le onde del mare, dai quali si può estrarre energia per i nostri fabbisogni .Una scienza ecologica ha la capacità di inventare gli strumenti per la produzione di fonti energetiche non dannose. Per quale motivo, dunque,  si diffonde l’uso di fonti di produzione di energia così  pericolose per l’integrità del genere umano? Ciò non costituisce un insulto e una  provocazione nei confronti della Natura, che poi a sua volta si ritorce sugli esseri umani?”. “Da questa nostra umile sede, insieme alle nostre preghiere per il tanto provato popolo del Sol levante, cogliamo l’occasione  per rivolgere un appello agli stati allo scopo di far riconsiderare la loro politica sull’energia nucleare” conclude Bartolomeo I.

Insomma un messaggio provocatorio e coraggioso; e una presa di posizione decisa, che rientra nella scia della battaglia ecologica intrapresa dal patriarcato di Costantinopoli dal 1989, che con  le sue varie iniziative è all’avanguardia nel mondo cristiano per una concezione ecologica del creato. 

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