07/10/2019, 12.29
INDIA
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Basilica di Bandra, adorazione eucaristica dedicata al Mese missionario straordinario

di Nirmala Carvalho

L’Ora Santa del primo venerdì del mese è stata guidata da mons. John Rodrigues. Rettore del luogo di culto: “Dio vi chiede non semplicemente di andare attraverso la vita, ma di dare la vita; non di lamentarvi della vita, ma di condividerla nelle lacrime di coloro che soffrono”.

Mumbai (AsiaNews) – La basilica di Nostra Signora del Monte di Bandra, Mumbai, ha dedicato l’Ora Santa di adorazione eucaristica del primo venerdì del mese al Mese missionario straordinario, che si è aperto il primo ottobre. La preghiera è stata guidata da mons. John Rodrigues, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi e rettore della basilica.

Circa 200 persone hanno partecipato all’adorazione eucaristica, tra cui religiosi e laici, famiglie, studenti e giovani. Mons. Rodrigues ha spiegato che “il pontefice sottolinea che la Chiesa è chiamata a essere missionaria, desiderosa di dare la Buona Novella agli altri. Tutti i suoi membri condividono questa missione”.

Commentando la Parabola dei talenti, il rettore della basilica ha sottolineato: “Dio vi chiede non semplicemente di andare attraverso la vita, ma di dare la vita; non di lamentarvi della vita, ma di condividerla nelle lacrime di coloro che soffrono. La Parabola dei talenti spiega che Dio consegna alle persone i suoi più grandi tesori: la nostra vita e la vita degli altri”. Dio, ha aggiunto, “non vuole che quei doni vengano conservati in un posto sicuro, ma dedicati con coraggio e creatività a una vera vocazione che porti frutto”.

Nella Parabola, il padrone si compiace con i servi che hanno duplicato i doni e li chiama “buoni e fedeli”, mentre rimprovera e punisce quello che aveva nascosto il denaro in una buca, chiamandolo “malvagio e infingardo”. Mons. Rodrigues spiega: “Dio rimprovera con severità il servo pauroso perché il suo male è non aver fatto il bene; egli ha peccato di omissione. L’omissione è l’opposto di missione. Pecchiamo d’omissione quando, invece di diffondere la gioia, pensiamo a noi stessi come alle vittime, o pensiamo che nessuno ci può amare o capire. Noi pecchiamo contro la missione quando cediamo alla rassegnazione nel dire ‘Io non posso farlo: non sono all’altezza’”.

L’adorazione eucaristica è stata accompagnata da canti, letture delle Sacre Scritture, ricordo dei martiri uccisi per la fede. A tutti i presenti, mons. Rodrigues ha ricordato che papa Francesco invita ogni persona a compiere la missione della Chiesa: padri, madri, giovani, banchieri, lavoratori dei ristoranti, disoccupati, infermi. “Il Signore – ha aggiunto – vi chiede di essere un dono ovunque voi siate, dal momento che siete li, per ogni persona che vi circonda”.

“Pecchiamo – da ribadito in conclusione – contro la missione quando ci lamentiamo e continuiamo a dire che tutto va di male in peggio, nel mondo e nella Chiesa; quando diventiamo schiavi delle paure che ci immobilizzano; quando ci lasciamo paralizzare pensando che ‘le cose non cambieranno mai’; quando la vita è vissuta come un peso, non come un dono; quando mettiamo al centro noi stessi e le nostre preoccupazioni, non i nostri fratelli e sorelle che attendono di essere amati”.

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