20/09/2017, 14.33
IRAQ
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Bassora, rimossa una statua della Madonna per 'evitare le tensioni fra le comunità religiose'

Alta cinque metri e larga due, si trovava al centro della città. Dal 2003 il 90% dei cristiani ha lasciato la città, rimangono 300 famiglie. L’arcivescovo caldeo propone un monumento dedicato a tutte le religioni.

Bassora (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità provinciali hanno trasferito una statua della Vergine la notte precedente alla sua inaugurazione. È avvenuto nella città di Bassora, nel sud dell’Iraq. Alta cinque metri e larga due, la scultura tutta bianca è stata rimossa su per richiesta dell’episcopato caldeo, timoroso che la sua presenza provocasse tensione fra le diverse comunità religiose.

La statua era stata costruita con il finanziamento della “organizzazione armena di Bassora per il soccorso e lo sviluppo”, ed era stata installata in un giardino al centro della città.

In passato, la zona era conosciuta come “Hay Arman” (quartiere armeno), per via della sua popolazione in maggioranza armena, prima che la comunità abbandonasse quasi totalmente la città.

Uno dei militanti dell’iniziativa e coordinatore del progetto nazionale per la coesistenza pacifica in Iraq, Eczar Nimr, ha contestato la decisione di rimuovere la scultura: “Noi avevamo l’autorizzazione ufficiale di erigere questa statua che rappresenta il simbolo della coesistenza pacifica a Bassora… Condanniamo lo smantellamento della statua e chiediamo spiegazioni alla chiesa e al municipio”.

Il capo del comitato di sicurezza della provincia sostiene che il trasferimento della scultura è “avvenuto su richiesta dei nostri fratelli cristiani, visto che chi ha voluto erigerla ha cercato di destabilizzare la situazione nella città”.

L’arcivescovo caldeo mons. Habib Hormouz al-Naufali si era opposto già da tempo all’installazione della statua. In una lettera scritta al governo provinciale: “Nessun funzionario ha approvato questa operazione [dell’installazione] che potrebbe portare gravi conseguenze e zizzania fra le diverse confessioni religiose della città”. Il prelato ricorda che il 90% dei cristiani ha lasciato la città, in particolare dopo l’occupazione internazionale a guida Usa del 2003. Ad oggi, restano 300 famiglie cristiane nella città e il timore è che eventuali tensioni confessionali le spingano alla fuga.

Mons. Al-Naufali propone di innalzare di un monumento che sia per tutte le religioni e di posizionare la statua della Vergine in una chiesa, un monastero o un cimitero, affinché non venga vandalizzata.

La diocesi di Bassora conta 15 chiese, di cui solo quattro sono utilizzate per la preghiera.

Prima del 2003, in Iraq i cristiani erano più di un milione. Al presente il numero è inferiore a 400mila.

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