13/08/2021, 08.34
LIBANO
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Beirut: proteste contro la fine dei sussidi per il petrolio

I manifestanti hanno bloccato le strade della capitale dopo la decisione della Banca centrale di non sovvenzionare più l'importazione di petrolio. Il carburante potrebbe ora costare cinque volte tanto. Il governo ad interim di Hassan Diab non ha approvato la decisione, provocando l'ennesimo stallo.

Beirut (AsiaNews/Agenzie) - Manifestanti hanno bloccato diverse strade della capitale in segno di protesta contro la decisione della Banca centrale di sospendere i sussidi per il carburante. Nel villaggio meridionale di Zahrani, un automobilista che stava cercando di passare tra i dimostranti ha investito e ferito una persona. Il 9 agosto almeno tre persone sono rimaste uccise a seguito di alcuni scontri nelle stazioni di servizio.

Il primo ministro ad interim Hassan Diab ha descritto come “irresponsabile” e illegale la scelta del governatore della Banca centrale Riad Salameh. Il governo ha comunicato che non tradurrà in politica la scelta di Salameh, provocando uno stallo. Diab ha poi aggiunto che le stazioni di servizio dovranno continuare a vendere benzina e diesel a prezzi convenzionati nei prossimi giorni.

In una riunione dell’11 agosto la Banca centrale aveva fatto sapere al governo che non può più sovvenzionare l’importazione di carburante a causa di una progressiva diminuzione delle proprie riserve. Ieri molte stazioni di servizio erano chiuse e alcuni esperti hanno previsto che senza sussidi il carburante potrebbe costare cinque volte tanto.

La Banca centrale ieri ha ribadito la propria decisione specificando che finora i sussidi hanno aiutato gli uomini d’affari e non la popolazione in difficoltà. Nonostante siano stati concessi quasi 682 milioni di euro in sovvenzioni nel solo mese di luglio, il petrolio continua a scarseggiare. Le carenze sono dovute al contrabbando e all’incapacità del governo di garantire le forniture.

La crisi economica e finanziaria del Libano scoppiata nel 2019 ha gettato più della metà della popolazione sotto la soglia di povertà. La situazione è peggiorata per l’incapacità dei leader politici di accordarsi su un nuovo governo e negoziare un pacchetto di aiuti con il Fondo monetario internazionale.

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