08/02/2010, 00.00
INDONESIA
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Bekasi, continuano le persecuzioni anticristiane. Colpita una chiesa protestante

di Mathias Hariyadi
Una folla di 200 musulmani lancia messaggi intimidatori ai fedeli e proibisce l’uso di una chiesa domestica per le funzioni domenicali. Gli assalitori affermano di essere abitanti della zona. Pastore protestante smentisce: sono “sicuramente forestieri”. Dal 2009 a oggi colpite almeno 17 chiese cristiane.
Jakarta (AsiaNews) – “Non sarà più possibile usare questa chiesa per le funzioni del fine settimana”. È il messaggio minatorio lanciato da una folla di almeno 200 musulmani inferociti, che ieri pomeriggio hanno assaltato una chiesa domestica a Pondok Timur Indah, nella reggenza di Bekasi, circa 30 km a est della capitale Jakarta.
 
Testimoni locali riferiscono ad AsiaNews che gli assalitori si sono riuniti attorno al luogo di culto sin dalle prime ore del mattino di domenica. Secondo una donna, i musulmani si spacciavano per “abitanti della zona” che manifestavano la loro ferma opposizione al “piano di costruzione” di una chiesa permanente a Pondok Timur Indah.
 
Il reverendo Luspida Simanjutak smentisce quanto affermato dal gruppo di fondamentalisti, sottolineando che essi sono “sicuramente forestieri” perché “non conosco nessuno dei loro nomi”. La volontà di erigere un luogo di culto cristiano, spiega, risale a 19 anni fa; la questione non è però semplice, perché “si sono sempre opposti alla nascita” di una chiesa nella zona. “L’incidente più grave – ricorda – è avvenuto nel 2004: avevamo appena finito di costruire una chiesa. Il giorno successivo la trovammo completamente distrutta”.
 
Il pastore protestante chiarisce che “l’edificio verrà realizzato all’interno della nostra proprietà”, ma le autorità non hanno ancora rilasciato – nonostante le ripetute richieste – il permesso di costruzione (Imb), indispensabile per edificare una qualsiasi struttura nel Paese. Egli aggiunge anche che “sono state raccolte 200 firme di persone favorevoli alla costruzione di una chiesa”.
 
Theopilus Bela, segretario esecutivo dell’Indonesian Committee of Religions for Peace’s, ricorda che dal 2009 a oggi sono state colpite in modo brutale – per i motivi più vari – almeno 17 chiese da musulmani fondamentalisti o autorità locali. Il 21 luglio 2009 le autorità di Bogor – per ragioni mai chiarite – hanno raso al suolo la chiesa protestante di Parung Panjan. Dal 2008 la chiesa cattolica di San Giovanni Battista a Parung, sempre nella reggenza di Bogor, è vittima di azioni provocatorie e attacchi di estremisti islamici. Nel 2008 i fedeli della zona non hanno potuto partecipare alla messa di Natale.
 
Il 17 dicembre 2009 è la volta della chiesa cattolica di Sant’Alberto, presa d’assalto da una folla di almeno 1000 estremisti islamici. Poi vi è la chiesa incendiata a Tlogorejo, nel sotto-distretto di Temanggung. Il 23 gennaio 2010 altri 1000 musulmani assaltano e danno fuoco alla chiesta protestante di Sibuhuan, nella provincia di North Sumatra. Lo stesso giorno viene incendiata anche la chiesa pentecostale di Padanglawas.
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