29/10/2020, 11.24
INDIA
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Bihar: fra Covid-19 e povertà, milioni alle urne per il rinnovo dell’Assemblea

Oltre 70 milioni di persone sono chiamati alle urne in tre diverse fasi. I risultati ufficiali saranno proclamati il 10 novembre. La coalizione al potere promette vaccini gratis per tutti in caso di vittoria. L’opposizione punta sul lavoro in una delle aree più povere del Paese e colpite dai lockdown. Ma fra gli elettori prevale la sfiducia.

Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Milioni di indiani dello Stato del Bihar, nell’est del Paese e fra i più poveri di tutta la nazione, si sono recati alle urne per le elezioni politiche locali in piena pandemia Covid-19- Il voto rappresenta una sfida non solo per la tenuta della coalizione da tempo al potere, ma per tutto il panorama politico in una realtà di 124 milioni di persone divise in modo netto in base alla casta di appartenenza. 

Gli oltre 70 milioni di cittadini sono chiamati a scegliere i 243 membri dell’Assemblea legislativa statale, per una tornata elettorale suddivisa in tre fasi al fine di evitare pericolosi assembramenti durante l’emergenza sanitaria innescata dal nuovo coronavirus. La prima fase per l’assegnazione di 71 seggi si è svolta ieri e ha registrato la partecipazione del 54,3 del totale degli aventi diritto. Un dato superiore al 53,5% del 2019 per la Camera bassa (il Lok Sabha), nonostante la paura del virus e il timore di contagio. 

Il secondo atto di questa tornata elettorale, la più imponente e partecipata al mondo dall’inizio della pandemia, che dovrà assegnare 94 seggi è il calendario il 3 novembre mentre la terza e ultima, con i rimanenti 78 posti, si terrà il 7 novembre 2020. I risultati verranno annunciati il 10 novembre per il terzo Stato più popoloso del Paese e con un tasso di povertà del 40%. 

A dispetto dei timori per il coronavirus, i seggi elettorali hanno registrato lunghe code e molti dei votanti ignoravano le disposizioni governative che imponevano l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale. “Sono un pochino spaventato, perché il corona non è malattia da poco” sottolinea Nidhi Kumari, 21enne studente della periferia di Patna, capitale dello Stato. “Ma le autorità - aggiunge - hanno preso precauzioni e ai seggi distribuiscono disinfettanti e guanti” prima di procedere col voto. 

In questi giorni in India si registra una media giornaliera fra 40 e 50mila nuovi casi e presto saranno superati gli otto milioni di casi in totale. Per il Paese asiatico è anche il primo voto dall’imposizione, nel marzo scorso, di un lockdown generale che ha colpito soprattutto le fasce più povere e aumentato ancor più le divisioni e fratture sociali. Proprio dallo Stato di Bihar provengono molti dei lavoratori migranti che trovano impiego nelle grandi città e che, a causa delle chiusure imposte per contrastare il virus, si sono visti costretti e rientrare nei villaggi di origine e con la prospettiva di restare a lungo senza un salario. 

Alla guida da oltre un decennio nel Bihar vi è una alleanza formata dal partito di governo nazionalista indù Bharatiya Janata Party (BJP) insieme al movimento regionale Janta Dal United party (JDU). Il Chief Minister da 15 anni è Nitish Kumar, leader locale del JDU. In campagna elettorale i leader hanno promesso vaccini gratis per ogni abitante, in caso di vittoria. Tuttavia i sondaggi hanno mostrato una certa insofferenza dell’elettorato, stanco di false promesse e di una condizione generale di povertà che prosegue da tempo. Sul fronte delle opposizioni, il principale rivale è il Rashtriya Janata Dal party, all’interno del quale in questi anni sono emersi numerosi casi di corruzione. In queste settimane i suoi leader hanno puntato sull’economia e l’occupazione, promettendo posti di lavoro, per cercare di attirare un elettorato in gran parte sfiduciato. “Qui nulla cambia - afferma Vinod Paswan, contadino di professione - e non c’è segno di sviluppo. Adesso, con il coronavirus tutte le scuole sono chiuse. Siamo poveri e analfabeti, cosa possiamo insegnare ai nostri figli?”.

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