21/12/2010, 00.00
KIRGHIZISTAN
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Bishkek, al via il primo governo parlamentare del Paese e dell’Asia centrale

Il governo di coalizione, formato a oltre 2 mesi dal voto del 10 ottobre, riunisce posizioni molto diverse. Ora dovrà affrontare la crisi economica e sociale del Paese e definirne il ruolo internazionale. Il neopremier, il leader socialdemocratico Atambaev, annuncia un viaggio in Russia.

Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Si è insediato ieri il nuovo governo di coalizione kirghiso, dopo avere ottenuto il 17 dicembre la fiducia del Parlamento. Ora tutti attendono di vedere come affronterà i tanti problemi interni ed esteri, a partire dalla difficile situazione economica e dalla riconciliazione tra il Paese e la minoranza etnica uzbeka.

Ci sono voluti oltre 2 mesi per formare il governo, dopo che il voto del 10 ottobre aveva diviso i 120 seggi tra 5 partiti su posizioni anche molto distanti. La coalizione riunisce il Partito Respublika (23 seggi), il Partito Social Democratic (Psd, 26 seggi) e il Partito Ata-Zhurt (Az, 28) e conta su 77 seggi. E’ stato eletto premier con 92 voti il leader Psd Almazbek Atambaev, considerato avere posizioni filo-russe.

L’accordo è stato difficile e il parlamento all’inizio di dicembre ha bocciato un altro governo di coalizione comprendente il partito Ata-Merken (18 seggi) ma senza quello di maggioranza relativa Ata-Zhurt, acceso nazionalista da molti ritenuto collegato all’ex presidente Kurmanbek Bakiyev. Bakiyev fu cacciato dalle proteste di piazza dello scorso aprile. Il partito Az si era opposto con forza al voto, preferendo uno Stato presidenziale.

Akhmatbek Keldibekov, leader di Az, partito che comprende molti rappresentanti dell’ex governo Bakiyev, è stato nominato portavoce del parlamento con 101 voti. Il Consiglio di Gabinetto ha ricevuto 88 voti e in esso il leader di Respublika, Omuerbek Babanov, è vicepremier.

Il nuovo premier, nel discorso prima del voto, ha ripetuto che “la nazione non deve essere guidata da una sola famiglia”, con chiaro riferimento al nepotismo imperante con l’ex presidente Bakyev.

In politica interna, il governo deve confrontarsi con una crisi gravissima che sta vedendo centinaia di migliaia di famiglie impoverirsi e una cronica carenza di energia che danneggia le attività e la vita domestica. Inoltre c’è la difficile riconciliazione tra il Paese e la minoranza etnica uzbeka che accusa l’esercito di avere aiutato gli etnici kirghisi ad assalirli e a causare circa 2mila morti negli scontri dello scorso giugno.

In campo internazionale, il Paese è corteggiato da Russia, Stati Uniti e anche Cina, per la sua posizione strategica. E’ l’unico Paese che ospita una base aerea sia russa che Usa. Atambaev ha subito detto che la sua prima visita come premier sarà in Russia, “perché la Russia è ed è sempre stata un nostro partner strategico”.

Ora il governo a interim, guidato da Roza Otumbayeva, ha passato il comando al primo governo parlamentare del Paese e dell’intera Asia centrale. Si potrà cominciare a capirne meglio le linee di azione dalla prossima riunione del parlamento, il 23 dicembre.

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