28/08/2020, 11.29
INDONESIA
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Blora: improvvisa eruzione di fango dal terreno, panico fra la popolazione (VIDEO)

di Mathias Hariyadi

Un fenomeno che ricorda la vicenda della Lapindo-Brantas, ma di dimensioni assai inferiori. Almeno quattro i feriti, dispersi decine di capi di bestiame. Geologo: evento conosciuto col nome di “vulcano di fango” innescato da una “forte pressione” o una “vasta carica di energia” nel terreno.

Jakarta (AsiaNews) - Una potente esplosione di fango dal terreno, si è sviluppata ieri nel villaggio di Kesongo, nel distretto di Blora, provincia dello Java centrale. Il fenomeno non è affatto raro in Indonesia, come testimonia la drammatica vicenda della Lapindo-Bantas. L’entità della fuoriuscita di ieri non è paragonabile a quella del maggio 2006 a Porong, ma è bastata a generare il panico nella popolazione sorpresa dal “disastro naturale” avvenuto senza cause esterne, come gli scavi minerari, fonte degli incidenti passati. Almeno quattro le persone con ferite lievi. 

Al momento non vi sono spiegazioni ufficiali circa le cause del fenomeno da parte delle autorità locali o dal ministero indonesiano per i Minerali e le risorse (Esdm). Interpellato da AsiaNews FX Rickoloes Pricorianto, geologo con una lunga esperienza nei progetti di esplorazione mineraria in patria e all’estero, spiega le ragioni per le quali - a suo dire - si sarebbe originato il fenomeno. Ciò che è successo “a Kesongo, nella reggenza di Blora”, racconta, “è noto col nome di ‘vulcano di fango’ in geologia”. Un qualcosa di analogo al “Bledug Kuwu”, il più antico vulcano di fango attivo nell’arcipelago indonesiano e situato nel distretto di Grobogan, anch’esso nello Java centrale. 

A dispetto del suo nome, prosegue l’esperto, il fenomeno “non ha nulla a che fare con un vero vulcano”, ma “il termine si riferisce solo alla tipologia di esplosione”. 

“Questo vulcano di fango - spiega Rickoloes Pricorianto - giace sulla lunga linea tracciata dalle montagne di Kendeng. La forte pressione e la vasta carica di energia che deve trovare sfogo sulla superficie terrestre, potrebbero aver innescato” il fenomeno. “Ciò avviene - aggiunge - perché vi è una frattura o una faglia che aiuta questo flusso di fango a trovare il suo sfogo attraverso un canale che conduce alla superficie della terra”. Tuttavia per determinare le reali cause dell’esplosione, chiarisce l’esperto e attivista cattolico della diocesi di Bogor, è necessario analizzare i materiali fuoriusciti dall’esplosione e determinare se si tratta di intrusione di sali o magma. 

Un simile evento, che è sempre fonte di ansia e traumi fra la popolazione, era già successo nel 2013 e aveva provocato l’intossicazione di alcuni abitanti della zona. L’eruzione di ieri ha causato la scomparsa di decine di bufali, appartenenti agli abitanti dei villaggi e intenti a pascolare. Fra le conseguenze di questi fenomeni - almeno in passato - vi è la perdita delle case per migliaia di persone, del lavoro e dei pochi beni frutto del risparmio di una vita. 

Questo è quanto avvenuto nel maggio 2006 dallo scavo a Porong, nella reggenza di Sidoarjo, provincia Java orientale, quando la fuoriuscita di fango bollente ha coinvolto interi villaggi. La Lapindo Brantas Inc., autrice dello scavo, ha sempre indicato quale causa una scossa sismica di magnitudo 6,3 a Yogyakarta, Java centrale, distante 280 chilometri. Il sisma è avvenuto due giorni prima della fuoriuscita di fango.

La versione della compagnia ha trovato il sostegno del governo e di vari ambienti politici, vicini alla proprietà. Tuttavia, nell’ottobre 2008 un gruppo di esperti riuniti in Sud Africa ha ritenuto la Lapindo Brantas Inc. responsabile del mare di fango bollente che ha allagato interi villaggi, interrotto strade e ferrovie, ricoperto centinaia di industrie della zona e costretto migliaia di persone a lasciare la casa e il lavoro. Secondo gli scienziati il disastro è diretta conseguenza dello scavo di un pozzo per cercare gas, senza rispetto di cautele elementari. 

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