22/08/2016, 12.27
MYANMAR
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Buddisti, cristiani, indù e musulmani: La Conferenza di Panglong porti pace ai bambini

Il “Myanmar Interfaith for Children” ha pubblicato un appello in cui chiede ai partecipanti ai colloqui di pace di pensare “ai più piccoli, che sono il futuro del nostro Paese”. La guerra fra le diverse etnie e il governo centrale, che dura ormai da 70 anni, ha danneggiato soprattutto i bambini “frenando lo sviluppo del Paese”.

 

Yangon (AsiaNews) – La Conferenza di Panglong del XXI secolo sia l’opportunità “per raggiungere un accordo per il bene del Paese e soprattutto dei bambini, che sono quelli che soffrono di più a causa della guerra che si protrae da ormai da 70 anni”. È l’appello lanciato dal “Myanmar Interfaith for Children”, piattaforma interreligiosa a scopo umanitario, in vista della conferenza di pace che il governo sta organizzando con l’esercito e tutti i gruppi etnici che combattono per l’autonomia. L’evento è programmato per il prossimo 31 agosto.

Il messaggio è stato pubblicato dopo un incontro avvenuto ieri presso il Chatrium Hotel di Yangon, cui hanno partecipato circa 200 rappresentanti di tutte le religioni, membri del governo, parlamentari e funzionari dell’Onu. Il “Myanmar Interfaith for Children” è nato nel 2014 grazie alla collaborazione fra la ong “Ratana Metta Organization” (Rmo) e l’Unicef.

I bambini, scrivono i leader religiosi, “rappresentano circa un terzo della popolazione del Paese, perciò noi abbiamo il dovere di interrompere il conflitto ora e proteggere il loro futuro. La guerra impedisce ai bambini di sviluppare il loro pieno potenziale e ostacola la crescita del Myanmar”. “Gran parte dell’avvenire della nazione – continua il comunicato – dipende da ciò che la società sarà in grado di fare per i minori”.

Il “Myanmar Interfaith for Children” – di cui fanno parte la comunità cristiana, musulmana, indù e buddista – chiede che la conferenza di Panglong si concentri su due obiettivi primari: la conclusione dei conflitti e l’inizio della pace; la salvaguardia dei bisogni e dei diritti dei bambini. Sitagu Sayardaw Dr. Ashin Nyanaissara, leader buddista, ha spiegato che “i conflitti e le violenze nascono sempre da pensieri egoisti. Solo rinunciano ai due estremi e venendo ad un compromesso, come dice il Buddha, potremo ridurre le violenze”.

La conferenza del 31 agosto è la più importante assemblea di pace da quella del 12 febbraio 1947 che diede vita al Myanmar. L’obiettivo è quello di ridurre le tensioni fra le oltre 135 etnie che hanno sempre faticato a convivere in maniera pacifica e che combattono tuttora con il governo centrale e la sua componente di maggioranza birmana.

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