28/10/2016, 14.56
THAILANDIA
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Buddisti e musulmani thai: La Laudato Sì ci insegna a prenderci cura del creato

di Weena Kowitwanij

Suor Siphim Xavier, cappellana della Commissione cattolica per lo sviluppo sociale, ha invitato alcune personalità religiose a commentare l’attualità del testo di papa Francesco. Monaco buddista: “La natura è sempre stata di ispirazione per i leader religiosi”. Professore musulmano: “Ai discorsi sulla pace e il rispetto del creato bisogna far seguire le azioni”.

Bangkok (AsiaNews) – La Laudato Sì di papa Francesco tratta di “fatti della vita che sono vicini a noi, che riguardano la nostra quotidianità”. È il commento di Chamnien Woraratnachaipan, rappresentante dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), sull’ultima enciclica del Papa. Egli è una delle personalità thai, laiche e religiose, invitate da suor Siphim Xavier, orsolina e cappellana della Commissione cattolica per lo sviluppo sociale, a discutere dell’attualità del testo pubblicato l’anno scorso.

Partendo dalle considerazioni ambientali della Laudato Sì, Woraratnachaipan afferma: “Ora la conservazione dell’ecosistema e la sostenibilità sono argomenti di discussione comuni. Scambiare idee aiuta a comprendere che non si può lasciare tutta la questione in mano al solo settore governativo. La società deve partecipare in modo attivo per raggiungere risultati concreti”.

Phra Winai Siriwatutno, monaco buddista, pone l’accento sul fatto che “la maggior parte del tempo Bhudda lo ha trascorso in una foresta, come i fondatori di altre religioni. In questo senso si può pensare che i leader religiosi siano stati influenzati dalla natura, che li ha aiutati a comprendere la verità della vita che essi hanno comunicato agli altri”. La pace interiore, aggiunge Sumol Nakchalerm, fedele buddista, “viene da un ambiente sereno a scuola, a casa e sul luogo di lavoro. L’essere umano, l’economia e l’ecosistema sono soggetti correlati e non si può fare a meno di uno di essi”.

La pace, però, “non può comparire solo nelle parole – afferma il professore musulmano Wallapa Neelapaijit – ma deve andare mano nella mano con le azioni. L’islam sottolinea l’importanza dei valori della misericordia, della pace, dell’amicizia. Gli uomini possono creare un mondo in pace solo se si trattano con misericordia. Cosa succederebbe se non ci amassimo come fratelli e sorelle?”.

Secondo il padre gesuita Saengtien, la Laudato Sì – pubblicata il 24 maggio 2015 – dà particolare attenzione al dialogo interreligioso. Questo tratto, afferma, “è enfatizzato nell’enciclica quando parla della cooperazione che tutti gli esseri umani devono attuare per risolvere i problemi sociali e ambientali. Il consiglio che dà il Papa è quello di essere così umili da accettare di imparare su queste questioni anche da fedeli appartenenti ad altre religioni”.

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