14/02/2008, 00.00
TIMOR EST
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Caccia all’uomo per gli attentatori del presidente

Oggi i funerali del leader dei ribelli ucciso nella sparatoria di quattro giorni fa, in cui è rimasto ferito Ramos-Horta. Il fratello del capo di Stato denuncia l’incompetenza delle truppe Onu presneti sull’isola.
Dili (AsiaNews/Agenzie) – Truppe speciali australiane con il supporto di elicotteri sono alla caccia dei ribelli sospettati per gli attacchi del 10 febbraio scorso al presidente Josè Ramos-Horta, gravemente ferito, ed al premier Xanana Gusmao, rimasto illeso. Intanto centinaia di seguaci del leader dei rivoltosi Alfredo Reinado, ucciso nella sparatoria, si sono raccolti sotto strette misure di sicurezza per i suoi funerali a Dili.
 
Oggi il fratello del presidente, Arsenio Ramos-Horta, ha lanciato una dura accusa alle forze Onu presenti sull’isola per non essere riuscite a garantire la sicurezza del capo di Stato e del premier, definendo i soldati dei “codardi”. La loro colpa sarebbe quella di non essere intervenuti in tempo appena scattato l’allarme.
 
Il capo dell’esercito del piccolo Stato, il gen. Taur Matan Ruak, pretende spiegazioni dall’Onu su come Reinado e i suoi uomini abbiano potuto arrivare così facilmente vicino al Presidente e al primo ministro. Secondo Ruak si tratta di un grave episodio di “incompetenza”. Dopo gli scontri del 2006, in cui Reinado giocò il ruolo di leader, sull’isola sono dispiegati 1100 soldati australiani e neozelandesi, insieme a 1600 uomini della polizia Onu provenienti da 40 Paesi.
 
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