20/10/2011, 00.00
PAKISTAN
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Cacciato da Rawalpindi il giudice che ha condannato l’assassino di Salman Taseer

di Jibran Khan
Le pressioni della potente associazione musulmana degli avvocati hanno obbligato l’Alta corte a sostituire il magistrato che aveva condannato Mumtaz Qadri. Un sacerdote di Islamabad: “I gruppi religiosi islamici stanno diventando sempre più potenti di giorno in giorno”.
Lahore (AsiaNews) – L’Alta corte di giustizia di Lahore (Lhc) ha richiamato il giudice del Tribunale antiterrorismo di Rawalpindi Pervez Ali Shah, l’uomo che ha annunciato la condanna a morte per Mumtaz Qadri, l’assassino del governatore del Punjab Salman Taseer, ucciso dalla sua guardia del corpo per aver difeso Asia Bibi, la donna ingiustamente condannata a morte per blasfemia. Il giudice Pervez Shah è stato trasferito alla’Alta corte, mentre il giudice Moqurab Khan, che prima lavorava nella sezione Distretti e Sessioni ha preso il suo posto. L’Associazione degli avvocati di Rawalpindi aveva dato un termine ultimativo di cinque giorni per la sospensione dall’incarico o il trasferimento del giudice Pervez Shah; in caso contrario avrebbe dichiarato uno sciopero nazionale.

Mumtaz Qadri ha fatto appello all’Alta corte di Islamabad contro il verdetto. Una sezione dell’Alta corte della capitale ha sospeso la sentenza di morte, su richiesta della difesa di Mumtaz Qadr, guidata dall’ex procuratore capo Khawaja Sharif, fino a quando non sarà presa una decisione nel suo appello, che deve essere discusso dall’Alta corte di Islamabad.

La Sunni Ittehad (Unione sunnita), un movimento islamico radicale, ha annunciato che il 21 novembre si svolgerà una marcia “Rimuovi il governo” a favore di Mumtaz Qadri. Proteste in difesa dell’assassino di Salma Taseer sono annunciate dopo le preghiere del venerdì nelle maggiori città del Paese. Le organizzazioni umanitarie hanno criticato la condanna a morte da un punto di vista umanitario: “La prigione a vita è un’opzione migliore”.

Padre Rehmat Hakim, della diocesi di Isalamabad, ha dichiarato ad AsiaNews: “Ancora una volta il sistema giudiziario è stato oggetto di pressioni da parte degli avvocati, e un giudice è stato trasferito per aver preso una decisione che riteneva fosse giusta agli occhi della legge. I gruppi religiosi islamici hanno già obbligato il governo a fare una conversione a 180 gradi in tema di legge sulla blasfemia. Questi gruppi stanno diventando sempre più potenti di giorno in giorno”.

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