25/08/2016, 11.12
INDIA
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Card. Gracias: Le vittime di Kandhamal possano essere innalzate sull’altare dei martiri

di card. Oswald Gracias*

L’arcivescovo di Mumbai ha mandato un messaggio per la Giornata delle vittime del prossimo 30 agosto. Quest’anno si commemorano le più feroci violenze contro i cristiani attuate dai radicali indù. “Possa il sangue versato dai cristiani portare molti frutti alla Chiesa in Orissa”.

Mumbai (AsiaNews) – Le vittime dei pogrom contro i cristiani del 2008 a Kandhamal “possano essere presto innalzate sull’altare dei martiri”. È l’augurio che il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente dei vescovi latini in India (Ccbi), condivide con AsiaNews a pochi giorni dalla prima Giornata in memoria delle vittime, che si svolgerà il prossimo 30 agosto. La Chiesa indiana continua a domandare che sia fatta piena giustizia e siano concessi risarcimenti adeguati per coloro che sono scampati alla più feroce persecuzione contro i cristiani mai avvenuta nel Paese.

Ad oggi, la Corte suprema ha accolto la richiesta d’appello del defunto mons. Raphael Cheenath, arcivescovo emerito di Cuttack-Bhubaneswar, che con il suo infaticabile impegno è riuscito a far accordare maggiori risarcimenti per le proprietà danneggiate. Mons. John Barwa, l’attuale arcivescovo della diocesi in Orissa, continua la lotta del suo predecessore affinchè siano stanziati aiuti anche per le centinaia di chiese, conventi e luoghi di culto distrutti dalla furia dei radicali indù. Di seguito riportiamo il messaggio del cardinale (traduzione a cura di AsiaNews).

La Chiesa in India è al fianco dei nostri fratelli e sorelle dell’Orissa con preghiere devote. Sono trascorsi otto anni dall’orribile attacco contro i nostri cristiani di Kandhamal e la Chiesa indiana soffre l’angoscia dolorosa di una violenza settaria pianificata a tavolino. Continuiamo a domandare giustizia per i sopravvissuti e le vittime.

Durante il Congresso nazionale eucaristico che si è svolto lo scorso novembre nella nostra arcidiocesi di Mumbai, abbiamo condiviso la sofferenza di Kanak Rekha Nayak, che in lacrime ha raccontato l’assassinio del marito Parikhit Nayak, una delle vittime di Kandhamal. L’assemblea ha chiesto che [le vittime cristiane] siano presto dichiarate martiri. Possano presto essere innalzate sull’altare dei martiri.

La scorsa settimana nell’arcidiocesi di Mumbai sono stati celebrati i funerali di mons. Raphael Cheenath, arcivescovo emerito di Cuttack-Bhubaneswar. Mons. John Barwa ha ringraziato il suo predecessore, che al tempo dei massacri di Kandhamal “con coraggio e trasparenza ha sostenuto il bisogno di giustizia e ha accompagnato le vittime della violenza settaria con compassione e dignità”.

L’arcivescovo Barwa ha anche portato una lettera inviata da suor Meena Barwa [sua nipote, ndr], la religiosa che ha subito una grave violenza in quei giorni. I nostri cuori e le nostre preghiere sono con te, suor Meena, e con tutto il nostro popolo.

Rendiamo grazie a Gesù per la loro potente testimonianza di fede e per il loro sangue versato, affinchè possano portare molti frutti alla Chiesa in Orissa.

In questo Giubileo straordinario della Misericordia, preghiamo affinchè le nostre ferite siano guarite e il nostro Padre misericordioso possa benedire il nostro Paese con pace, giustizia sociale, riconciliazione, armonia e fratellanza nella società, per costruire la nostra amata nazione.

Dio benedica l’India.

* arcivescovo di Mumbai e presidente dei vescovi latini in India (Ccbi)

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)

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