27/07/2006, 00.00
corea del sud
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Card. Kim: "Al potere vada chi ha, come primo interesse, il bene comune"

L'arcivescovo emerito di Seoul ha invitato i candidati del Grand National Party ad accettare i risultati delle primarie e non ripetere gli errori del passato. Dura critica al presidente Roh ed alla sua politica di allontanamento dagli Stati Uniti.

Seoul (AsiaNews) – Il card. Stephen Kim Su-hwan, arcivescovo emerito di Seoul, ha criticato ieri il presidente sudcoreano Roh Moo-hyun per i suoi commenti negativi sull'intervento statunitense all'interno della politica coreana ed ha sottolineato, in vista delle elezioni, l'importanza di avere candidati che "pensano prima di tutto al bene comune della nazione".

Il porporato non ha voluto appoggiare alcun candidato in particolare ma, nel corso di una visita di cortesia al nuovo presidente del Grand National Party [Gnp, il maggior partito politico d'opposizione ndr] Kang Jae-sup, ha ripetuto come "non sia tanto importante chi guida la nazione, quanto il fatto che chiunque sia la guidi con saggezza".

Tuttavia, il card. Kim ha espresso la "speranza che Kang faccia bene il suo lavoro, di modo che gli elettori possano fidarsi del Gnp". Secondo il portavoce del presidente, Yoo Ki-june, il presule ha poi espresso "preoccupazione particolare" per la situazione che si era creata nel corso delle ultime elezioni, quando il partito si era spaccato all'interno ed aveva perso la consultazione popolare. "Gli appunti che ci ha fatto il cardinale – ha detto Yoo – non rappresentano un appoggio ad un singolo candidato: egli ha voluto spronare i candidati a pensare al bene del Paese ed accettare i risultati delle primarie".

Un altro punto su cui si è espresso l'arcivescovo emerito di Seoul è la politica estera nazionale ed i commenti fatti dal ministro dell'Unificazione Lee Jong-seok, appoggiati dal presidente Roh, sull'alleanza con gli Stati Uniti. Lee ha criticato duramente Washington per il suo intervento nella crisi missilistica con la Corea del Nord – "sono gli Usa ad aver sbagliato" – ed ha ricevuto il plauso della presidenza.

"I giorni in carica del presidente – ha detto il card. Kim – sono contati, e capisco che con questi commenti egli spera di ottenere popolarità: possiamo criticare gli Stati Uniti, ma questo non è utile al nostro interesse nazionale. Possiamo sperare in una pacifica riunificazione con il Nord ed in uno sviluppo nazionale, senza l'appoggio Usa? Certo, possiamo, ma da un punto di vista realistico è quasi impossibile".

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