11/06/2007, 00.00
VIETNAM
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Card. Pham Minh Man: la comunione fattore di promozione umana e sviluppo

di JB. VU
L’arcivescovo di Saigon spiega ad AsiaNews come la comunità rappresenti il fondamentale nucleo di ogni espressione della Chiesa. In una società socialista, “lavoriamo per mostrare la nostra fede in Dio, nella Chiesa e nel popolo”.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Costruire la comunione tra i cattolici, anche come “fattore di promozione umana e di sviluppo” è l’obiettivo principale che si pone il cardinale John Baptist Pham Minh Man, arcivescovo di Saigon, secondo quanto egli stesso racconta ad AsiaNews.

“I cristiani sono chiamati alla comunione. La comunità è il primo e fondamentale nucleo della Chiesa in ogni parrocchia ed i membri di ogni gruppo hanno la consapevolezza del proprio dovere di seguire e diffondere la Buona Novella. Attualmente questo è un fattore originale di promozione umana e di sviluppo”.

Chiamato nel 1995 da Giovanni Paolo II ad essere arcivescovo di Saigon, il cardinale Pham Minh Man da allora è a capo di una Chiesa che conta un milione di fedeli, su 6 milioni di abitanti. “A volte – dice - per me è difficile svolgere il mio lavoro nella città. Ma siccome Gesù ci ama, viene e ci dà unità e amore. Ho imparato dall’amore di Gesù che dobbiamo comportarci con giustizia l’uno verso l’altro. Io mi  preoccupo della carità dei cattolici, e mi occupo molto dei poveri e della gente che vive con l’Aids”.

“Molte volte – aggiunge - sono stato intervistato ed ho spiegato le complicate questioni che riguardano la religione in Vietnam, ma tutte le cose non sono state ancora risolte o attuate nella vita. Anche i quadri governativi hanno parlato ed hanno detto che vogliono correggere i difetti passo passo. Giorno dopo giorno, la gente aspetta di avere il diritto di lavorare e vivere dignitosamente”.

Il cardinale sottolinea che la vita della Chiesa “deve essere fondata sui gruppi di base ed i loro componenti debbono avere un carattere duttile. Noi abbiamo l’esperienza per portare avanti i rapporti per loro, accogliendo l’integrazione di ognuno nella società. Siamo qui per aiutare la gente a liberare la loro vita”.

Vivendo in una società socialista, è la conclusione, “lavoriamo per mostrare la nostra fede in Dio, nella Chiesa e nel popolo. Nello spirito del Cristianesimo, noi vogliamo essere coinvolti nel lavoro sociale, svolgendo attività pastorali e sociali, aiutando i poveri così come stando con le vittime dei problemi sociali”.

 

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