30/11/2006, 00.00
CINA – VATICANO
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Card. Zen: "indecente e sbalorditiva" l'ordinazione episcopale a Xuzhou

Il vescovo di Hong Kong sottolinea i metodi "sbalorditivi" usati dall'Associazione patriottica e dall'Ufficio affari religiosi per l'ordinazione episcopale illecita. Essa getta ridicolo sulla Cina e offende i fedeli, minando al bene della nazione stessa. Appello al governo centrale di iniziare colloqui sostanziali con la Santa Sede.

Roma (AsiaNews) – L'ordinazione illegittima avvenuta oggi a Xuzhou è stata organizzata "con metodi indecenti, quasi inimmaginabili" e "sbalordisce, perché non ci si aspettava una cosa del genere". E' questo il commento rilasciato ad AsiaNews dal vescovo di Hong Kong, il card. Joseph Zen Ze-kiun, a proposito dell'ordinazione episcopale illegittima di p. Wang Renlei.

Per organizzarla, l'Associazione patriottica e l'Ufficio affari religiosi sono arrivati a rapire altri 2 vescovi, Mons. Li Liangui di Cangzhou (Xianxian) e mons. Pietro Feng Xinmao, che avrebbero dovuto dare una sorta di ufficialità alla cerimonia.

Il card. Zen sottolinea come questa decisione "sbalordisce: nessuno si aspettava una cosa simile. Queste persone sono proprio accanite  nel voler distruggere l'unità della Chiesa. La cosa più grave è che questa ordinazione è avvenuta a poca distanza da un ammonimento molto serio, quello di fine aprile: queste sono cose gravi, per le quali sono previste gravi sanzioni canoniche".

Il 28 aprile e il 3 maggio sono avvenute le ordinazioni di p. Giuseppe Ma Yinglin e di p. Giuseppe Liu Xinhong, punite dalla scomunica latae sententiae e definite da una nota della Sala stampa vaticana "una grave violazione della libertà religiosa", che hanno provocato il "profondo dispiacere" del Papa.

Il porporato spiega ad AsiaNews che "a quanto sembra, le ordinazioni sono state pianificate disobbedendo al governo. Ora non ci si può aspettare che Pechino sconfessi l'avvenuta cerimonia, ma non si può nemmeno scaricare la responsabilità sulla piccolissima chiesa locale, guidata da un vescovo di 94 anni".

Il card. Zen, in partenza per il Vietnam, ha inoltre rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui sottolinea come questi avvenimenti "danneggiano il vero bene della nazione" e chiede ai leader cinesi "in nome del tanto conclamato concetto di armonia sociale, di iniziare sostanziali dialoghi con la Santa Sede".

Riportiamo di seguito la dichiarazione completa del cardinale.

 

"E' difficile capire come mai vi sono persone che lavorano in maniera ostinata per la distruzione. Con la scusa di servire la Chiesa, lavorano per distruggerne l'unità. L'ordinazione illegittima di un vescovo, avvenuta a Xuzhou il 30 novembre scorso, rende ancora più evidente come costoro, con interessi nascosti, abbiano una terribile paura che la Chiesa possa un giorno operare normalmente e liberamente secondo le proprie regole.

Gli organismi al di fuori della Chiesa continuano ad usare il potere dato loro dallo Stato per sostenere i cattolici che tradiscono, danneggiando il vero bene comune della nazione.

Ciò che è accaduto questa volta è ancora più serio di quanto si è verificato fra la fine di aprile e l'inizio di maggio. Per prima cosa, dopo quegli avvenimenti la Santa Sede aveva chiarito ancora una volta che tali ordinazioni illegittime sono un'offesa molto seria, da cui derivano sanzioni previste dal codice canonico.

Il secondo punto che la rende più grave è che il governo centrale, dopo quei fatti, aveva invitato una delegazione della Santa Sede a Pechino e promesso di non promuovere più tali ordinazioni.

L'ultimo punto è che, per arrivare al loro scopo, questa volta hanno usato non solo minacce e promesse, ma persino rapimenti. Di questo, hanno cercato di dare la colpa alla minuscola Chiesa locale, guidata da un vescovo di 94 anni, e questo li rende semplicemente ridicoli.

Per amore della nostra Patria e della nostra Chiesa, ci appelliamo ai nostri più alti leader: per favore, non permettete più a queste persone di ignorare il vero bene della nazione e continuare a danneggiare la nostra Chiesa, ferendo i sentimenti di innumerevoli fedeli e facendo divenire la nostra nazione lo zimbello della famiglia mondiale.

Basandoci sul sovrano principio dell'armonia, vi imploriamo di prendere la ferma decisione di iniziare dialoghi sostanziali con la Santa Sede, per trovare una strada accettabile per entrambi e per dare alla Chiesa della nostra nazione la possibilità di operare normalmente ed ai fedeli la possibilità di offrirsi e contribuire al vero bene della nazione.

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