25/02/2017, 08.58
INDIA
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Carmelitana di Calcutta: Servire i poveri vuol dire accoglierli tutti, a prescindere dalla loro fede

di Santosh Digal

Dal 2001 Suor Mary Mukta Kindo opera nel Mother Veronica Social Center for Women di Barrackpure. Il centro produce capi d’abbigliamento - come uniformi e tuniche -  e confeziona biancheria per le chiese. Formate in tutto 200 donne, che ora sono indipendenti e aiutano le famiglie.

 

Calcutta (AsiaNews) – “Servire i poveri vuol dire accoglierli tutti, a prescindere dalle loro convinzioni religiose”. Lo afferma suor Mary Mukta Kindo, dell’ordine delle carmelitane scalze del Carmelo apostolico. La religiosa lavora al Mother Veronica Social Center for Women di Barrackpure, vicino Calcutta (West Bengal). Ad AsiaNews spiega il motivo del suo apostolato, rivolto in particolare alle donne bisognose: “Lavorare con e per i poveri mi permette di diffondere l’amore di Gesù”.

“Nel nostro centro – riferisce – tutti sono benvenuti. Non facciamo differenze riguardo la religione. Lavoriamo solo per il bene dei poveri”. Dal 2001 suor Mary collabora con il centro che produce capi d’abbigliamento come uniformi e tuniche e confeziona biancheria per le chiese.

Nello specifico, la carmelitana impartisce lezioni di cucito, sartoria, lavoro a maglia e ricamo, che consentono alle donne povere di guadagnare maggiore confidenza in loro stesse ed essere indipendenti dal punto di vista economico. Da quando è stato aperto, il centro ha formato più di 200 donne; al momento ne istruisce 40, tutte appartenenti a comunità religiose differenti.

Suor Mary spiega che il “nostro obiettivo è formare queste donne ad essere agenti sociali di cambiamento nelle proprie famiglie e nella società, attraverso i valori del Vangelo e rafforzando il loro carattere. Esse imparano a comprendere il valore del proprio ruolo all’interno della famiglia e a guadagnare sapendo sfruttare al meglio i propri talenti e abilità”.

Il centro, continua, “ha dato vita ad una mescolanza di religioni, in cui cresce la solidarietà e si promuovono pace e armonia nella società, grazie alle donne che assumono ruoli da leader. Tutto ciò avviene perché esse imparano a prendersi cura di loro stesse”. “Per me – conclude la suora – è una grande soddisfazione vedere che queste donne, prima povere, in seguito riescono a condurre una vita dignitosa e aiutano le loro famiglie. Continuerò ad essere al servizio dei poveri e a diffondere la compassione di Dio e l’amore di Gesù per i più svantaggiati”. 

 

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