05/01/2007, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Centinaia di operai protestano per un pestaggio aziendale

I sorveglianti della fabbrica DeCoro a Shenzhen accusati di avere malmenato tre operai che non accettavano riduzioni salariali. La polizia conferma di avere arrestato 5 autori del pestaggio. Già nel 2005 incidenti tra operai e l’azienda.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Centinaia di operai hanno protestato ieri a Pingshan (Shenzhen) davanti alla fabbrica italiana di divani DeCoro, accusando i sorveglianti di avere picchiato con forza tre di loro colpevoli di avere chiesto il rispetto dei minimi salariali. Già nel novembre 2005 c’erano stati incidenti tra i dipendenti e la ditta, con reciproche accuse di violenza.

 

I tre operai sono stati ricoverati in ospedale per le ferite riportate, uno di loro era in coma. La polizia di Longgan ha detto che sono stati arrestati cinque responsabili per l’aggressione, mentre la ditta ha confermato la protesta senza fare altri commenti.

I dimostranti hanno gridato slogan, chiesto salari equi e la punizione dei colpevoli. La manifestazione si è conclusa verso le 9, quando gli operai sono tornati al lavoro.

 

I lavoratori denunciano che la ditta voleva licenziare 75 operai dando loro compensi pari a meno del 50% dei minimi salariali, per cui hanno chiesto un incontro con il presidente della compagnia. Il 2 gennaio circa 70 lavoratori si sono recati all’incontro, ma sono stati assaliti da 100 guardie di sicurezza armate con sbarre di ferro. Tre di loro sono stati circondati e pestati.

Xi Ruigen, uno degli operai feriti, racconta al South China Morning Post che “uomini in uniforme sono entrati d’improvviso nella sala della riunione e ci hanno assalito. Uno dei miei colleghi ha avuto una grave frattura a una costola e ha perso conoscenza”.

 

Nel novembre 2005 oltre 3mila dipendenti avevano già manifestato contro la ditta, affermando che un supervisore italiano aveva picchiato tre di loro a causa di un contrasto sui salari. All’epoca un dirigente della ditta rispose che i tre operai, licenziati, avevano cercato di rientrare in fabbrica e avevano minacciato un supervisore. Un operaio, Liang Tian, sosteneva invece che l’impresa voleva imporre un taglio dei salari pari al 20%, pena il licenziamento, circostanza negata dall’azienda. Un altro dipendente, Li Fangwei, dichiarò che gli uomini dell’azienda “picchiano regolarmente i lavoratori cinesi. Sono come lupi. Sono razzisti e ci trattano come schiavi”. Luca Ricci, presidente della DeCoro, scrisse una lettera di scuse ai tre operai, invitandoli a tornare al lavoro, mentre l’azienda ha sempre risposto che i suoi salari sono tra i migliori della zona.

 

La DeCoro è un'azienda di proprietà totalmente italiana. Si è stabilita a Shenzhen nel 1997 con un capitale registrato di 2,5 milioni di dollari. Il fatturato è passato da 10 milioni di dollari nel 1997 ai circa 290 milioni del 2004. Circa il 75 % della sua produzione totale viene venduto negli Stati Uniti.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Shenzhen: operai protestano contro il taglio dei salari, picchiati dal supervisore italiano
03/11/2005
Shenzhen, una metropoli costruita su speranza e disperazione (Foto)
21/05/2019 11:01
Hanoi: 630mila lavoratori colpiti dal calo dell'export
28/11/2022 13:10
La “nuova” classe proletaria cinese, disposta al suicidio per non piegarsi
02/06/2010
Pechino: i governi locali debbono parlare con la gente per risolvere i problemi
15/04/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”