18/05/2021, 12.00
INDIA
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Ciclone Tauktae, soccorsi in mare per le chiatte alla deriva

di Nirmala Carvalho

Decine di persone disperse per la tempesta che ha attraversato il Mare Arabico. Sulla costa occidentale 24 morti e gravi danni. Mons. Alwyn Barreto, vescovo di Sindhudurg : "Ci stiamo mobilitando per stare accanto alle famiglie colpite".

Mumbai (AsiaNews) – Il ciclone Tauktae, che ha colpito con durezza la costa occidentale del Paese, rende ancora più difficile la situazione in Stati già alle prese con l'emergenza coronavirus. Solo questa mattina l'India Meteorological Department ha declassato il livello di allerta per le intense piogge e il vento che dal 15 maggio hanno imperversato su un'ampia regione del Paese. A Mumbai il vento ha raggiunto i 114 chilometri orari, con la pioggia che in 24 ore ha fatto registrare il livello più alto di precipitazioni da quando esistono le misurazioni. Il conto ufficiale delle vittime è di 24 morti: 12 nel Mahartashtra, 8 nel Karnataka e 4 nel Gujarat.

La situazione più grave in questo momento è nel Mare Arabico dove alcune chiatte sono ancora alla deriva. C'è preoccupazione, in particolare, al largo del Mumbai High Field, una piattaforma per l'estrazione petrolifera che si trova in mare a 170 chilometri dalla costa di Mumbai. Su 273 persone che risultavano a bordo, i mezzi di soccorso della Marina finora ne hanno portato in salvo 177; delle altre 96 non è chiara la sorte.

Nel frattempo sulla costa si comincia a fare il conto dei danni. Mons. Alwyn Barreto, il vescovo di Sindhudurg, uno dei distretti più colpiti nello Stato del Maharashtra, racconta ad AsiaNews: “Il ciclone ha devastato molte aree della nostra diocesi, specialmente a Malyan. Gli alberi sradicati hanno danneggiato le case, distrutto le proprietà e interrotto le strade. Ci sono state interruzioni nelle linee elettriche. Le stesse raffiche di vento e le piogge intense hanno provocato crolli nelle case”.

“La nostra diocesi – continua mons. Barreto - è sempre stata in prima linea nell'aiuto ai poveri, specialmente nelle calamità naturali. Già nel 2019 grazie all'aiuto di benefattori generosi abbiamo sostenuto le persone colpite da un alluvione nei distretti di Kolhapur e Sindhudurg. E nell'emergenza Coronavirus che continua dall'anno scorso, abbiamo aiutato milioni di persone con medicinali, provviste, rifornimenti alimentari e altri aiuti. Anche in questa nuova situazione vogliamo aiutare i poveri in ogni maniera possibile. Non abbiamo ancora ricevuto una chiara stima dei danni, ma ci stiamo mobilitando per stare accanto alle famiglie colpite, contando sulla generosità di molti. Preghiamo e speriamo che Dio nella sua bontà ci aiuterà in questa causa meritevole, come in passato”.

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