01/07/2005, 00.00
CINA
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Cina, abitanti "occupano" fabbrica inquinante nel Zhejiang

I residenti denunciano: "I bambini del nostro villaggio stanno male per l'avvelenamento dell'aria"

Shanghai (AsiaNews/Scmp) – Gli abitanti di Jianxia, villaggio della provincia orientale del Zhejiang, hanno occupato domenica 26 giugno la Zhejiang Tianneng Battery, una fabbrica di batterie accusata di provocare l'inquinamento che avvelena i loro figli. Circa 600 persone hanno chiuso all'interno i 1.000 dipendenti che vi lavorano. La società è la maggiore produttrice nazionale di batterie per biciclette elettriche.

"Mio padre – dice Han Cheng, un abitante del villaggio - sta lì la notte e mia madre durante il giorno. Non lasceremo andare via i lavoratori fino a che non venga trovata una soluzione". "Nel villaggio – continua Han, che ha una figlia di 4 anni - ci sono circa 200 bambini e tutti si sentono male. La fabbrica inquina l'aria da 15 anni."

Gli scontri tra gli abitanti del villaggio e i dipendenti della fabbrica hanno portato al ricovero di 4 persone in un ospedale. Un funzionario della città di Meishan, a circa 150 km da Shanghai, di cui fa parte il villaggio di Jianxia, spiega che i rappresentanti del governo locale hanno incontrato gli abitanti per risolvere la situazione. "Le autorità – dice la fonte - cercano di risolvere il problema. Alcuni degli abitanti sono esasperati e hanno agito d'impulso. Tutto può essere discusso a tavolino, ma non è giusto impedire ai lavoratori di uscire".

I dimostranti sono davanti alla fabbrica oramai da oltre 4 giorni e la polizia, presente sul luogo, non ha ancora usato la forza per cacciarli. Un portavoce della Tianneng Battery dice che il numero dei dimostranti varia durante il giorno: "La gente – racconta - è ancora là, ma ora è più calma".

Fra i finanziatori della società vi sono la New World China Enterprises Projects – una sussidiaria della New World Development, società di Hong Kong – e un fondo di investimento Usa. I dati sono stati presi dal sito web della Tianneng Battery.

Questa è solo l'ultima di molte agitazioni e sommosse sociali in tutto il Paese. Domenica 26 giugno più di 10 mila persone sono insorte nella città di Chizhou, nella provincia dell'Anhui, dopo che 4 uomini a bordo di un'auto hanno investito Liu Liang, un giovane pedone. I dimostranti hanno dato fuoco a 2 auto della polizia intervenute sul luogo ed alla vettura colpevole. inoltre hanno lanciato fuochi d'artificio e pietre contro la stazione di polizia locale.

Un veicolo della polizia ha causato mercoledì 29 giugno un blocco del traffico a Guiyang, capitale della provincia del Guizhou, quando gli occupanti si sono rifiutati di pagare un pedaggio. Il guidatore non voleva pagare il pedaggio perché il veicolo era in servizio e scortava una persona da un campo di "rieducazione tramite lavoro". Quando l'addetto al pedaggio si è rifiutato di lasciar passare il veicolo, questo è rimasto fermo e ha bloccato il passaggio. Altre 20 auto della polizia sono intervenute in suo aiuto e oltre 1.000 persone si sono assembrate sul luogo. La maggior parte erano passeggeri dei veicoli fermi nella coda alla cabina del pedaggio. L'incidente ha fermato il traffico sulla strada per 4 ore.

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