30/06/2005, 00.00
CINA
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Cina, giornalisti firmano lettera aperta chiedendo il rilascio di 2 colleghi

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una lettera aperta firmata da oltre 2 mila giornalisti cinesi chiede al governo di Pechino il rilascio di 2 colleghi perché “detenuti ingiustamente”.

La “lettera aperta” è una forma di espressione che non era mai stata usata dalla classe giornalistica cinese: i media sono quasi completamente controllati dal governo. In questo caso invece 2.356 giornalisti che lavorano in importanti quotidiani e siti Internet hanno chiesto all’Alta Corte provinciale del Guangdong la scarcerazione dell’ex direttore generale e del capo editore del Southern Metropolitan Daily, incarcerati lo scorso anno con l’accusa di aver sottratto denaro allo Stato e di aver ricevuto tangenti. I colleghi sostengono che i 2 uomini sono “innocenti ed ingiustamente perseguiti sulla base di accuse costruite”.

Durante la loro carriera i 2 hanno firmato articoli in cui hanno svelato la reale situazione dell’epidemia di Sars ed il coinvolgimento di rappresentanti ufficiali nella brutale morte di un detenuto.

La stampa cinese ha già sofferto simili forme di censura e “punizione”. Nel gennaio del 2004 il giornale che ha pubblicato per primo la notizia di un produttore televisivo 32enne malato di Sars nel Guangdong è stato il quotidiano Nanfangzhoumo  - “Il rotocalco del sud” - un giornale popolare formato tabloid molto attivo nel Guangdong. Dopo la pubblicazione della notizia lo staff della redazione è stato interrogato a lungo dalla pubblica sicurezza per presunti “crimini contro lo Stato”. Zeng Wenqiong – autrice dell’articolo - è stata prima allontanata dal lavoro e successivamente arrestata.

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