13/10/2005, 00.00
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Cina, la missione spaziale suscita orgoglio nazionale e critiche

Alcune voci contro lo "sperpero" di denaro quando milioni di persone nel Paese sono  indigenti. Forse lo Shenzhou VI tornerà prima del previsto.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Suscita orgoglio nazionale, ma anche critiche per lo "spreco" di denaro la missione dei 2 astronauti cinesi, che potrebbe durare meno dei 5 giorni previsti. Lo Shenzhou VI forse atterrerà nel deserto del Gobi fra 3 giorni. Jiang Jingshan, che collabora alla Chinese Lunar Orbiting Exploration, spiega che può dipendere dalle avverse condizioni atmosferiche e non ci sono problemi tecnici.

Giappone, Stati Uniti e Russia si congratulano per il riuscito lancio spaziale, ma in Cina si discute se la missione sia un passo importante o uno spreco di soldi. Su internet il dibattito è aperto.

"E' un'impresa grandiosa – scrive un cittadino – che accresce l'autostima della Cina e la sua capacità di difesa e la pone come un gigante nel mondo". "Preghiamo – si legge ancora - per il loro [degli astronauti] ritorno".

Il richiamo "all'orgoglio nazionale" è stato frequente sia nei commenti dei capi della Nazione che nell'organizzazione dell'evento. Il premier Wen Jiabao ha parlato di "missione sacra e gloriosa", di una "grande impresa" che rimarrà "negli annali della storia del popolo cinese". "L'intera Nazione è stata in attesa – ha detto Wen, subito dopo il lancio – l'intero mondo ha assistito al riuscito lancio nello spazio dello Shenzhou VI".

Mentre nel 2003 il lancio dello Shenzhou V avvenne con scarsa copertura mediatica, questo lancio ha avuto la diretta televisiva – rara in Cina per le attività ufficiali – e la presenza della stampa, anche se limitata ai soli giornalisti cinesi.

In questa ottica può venire visto anche il continuo riferimento all'aumentata capacità militare difensiva e alle acquisite conoscenze scientifiche e tecniche. Può essere significativo che Hiroyuki Hosoda, capo della Segreteria di gabinetto giapponese, dopo essersi congratulato "dal profondo del cuore", ha spiegato che il Giappone comunque non è in gara in questa forma di esplorazione spaziale. Il Giappone, ha sostenuto, si è dedicato al lancio di satelliti orbitali e alla creazione di un vascello come lo shuttle, attività ritenute "meno  costose e portatrici di maggiori benefici".

I media cinesi sottolineano che entrambi gli astronauti – Fei Junlong e Nie Haisheng – vengono da famiglie di poveri contadini in remoti villaggi. Ritengono necessario ribadire, sulla base di questo  esempio, che non bisogna "criticare i contadini come ignoranti", dato che sono "genitori di eroi nazionali".

Ma su internet sono pure numerose le critiche. Frequente il commento di non "sprecare denaro" per il programma spaziale, quando milioni di persone non hanno vestiti e cibo a sufficienza. La missione spaziale, osservano, "non porta il minimo cambiamento nella vita quotidiana di noi lavoratori poveri che per vivere ogni mese dobbiamo far bastare poche centinaia di yuan".

Altri critici consigliano al governo di controllare che nelle spese per il progetto spaziale non ci siano "episodi di corruzione". Chi approva il programma spaziale risponde che porterà anche vantaggi economici. (PB)

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