Cina, muore mons. Pietro Zhang Bairen vescovo non ufficiale di Hanyang
Il prelato ha passato 24 anni fra galera e lavori forzati per la sua fedeltà alla Santa Sede. La prigionia è iniziata nel 1955 quando, davanti ai fucili dei poliziotti, dice: "Uccidetemi, ma non rinuncio al legame col papa".
Roma (AsiaNews/Agenzie) Mons. Zhang Bairen, vescovo non ufficiale della diocesi di Hanyang nella provincia centro-orientale dell'Hubei, è morto ieri a 90 anni per un problema cardiaco. Lo riporta la Kung Foundation.
Il prelato, conosciuto anche come Peter Chang, ha passato 24 anni fra prigione e campo di lavoro per la sua fedeltà al papa. In uno scritto del 1997 il presule ricorda l'episodio per il quale venne imprigionato: "Il 13 settembre 1955 scrive alcuni poliziotti con i fucili spianati vennero da me per chiedermi di rinunciare al legame con il romano pontefice, minacciando di uccidermi. Io dissi loro 'sparatemi, ma non rinuncerò al legame col papa'". "Non venni ucciso aggiunge ma ho passato 24 duri anni fra prigionia e lavori forzati".
Mons. Chang nasce il 14 febbraio 1915, entra nel seminario minore nel 1926 ed in quello maggiore nel 1936. L'anno dopo inizia gli studi di Teologia al Collegio Urbano a Roma da cui esce diplomato nel 1945. Viene ordinato sacerdote il 19 dicembre 1942 e vescovo nel 1986.
Della sua diocesi, che al momento conta circa 60 mila fedeli, il prelato scrive sempre nel 1997: "Quando ho preso la diocesi di Hanyang, il 16 gennaio 1953, l'ho solennemente offerta al Cuore Immacolato di Maria. Le ho chiesto 2 favori: che la nostra diocesi venisse esentata dalla pestilenza della riforma religiosa contro il papa di Roma; che io, il più debole fra tutti gli uomini, non divenissi un Giuda". "Sono passati 45 anni di dura persecuzione conclude da questa solenne offerta a Maria ed i fatti provano che il suo cuore immacolato ci ha garantito queste 2 grazie".
