29/06/2005, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Cina, oltre 100 milioni gli utenti internet

Mentre cresce sempre di più il numero di utenti Internet la censura di Stato continua ad agire anche grazie alle nuove tecnologie.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - La Cina potrebbe prendere il posto degli Stati Uniti come “Paese degli internauti”. Di fatto, è stata appena superata la soglia dei 100 milioni di utenti, cifra in realtà non astronomica se si considera che la Cina ha oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti. Nel Paese dei grandi investimenti, considerato la Mecca del “new business”, inoltre, tutto deve essere comunque “gradito allo Stato”. Timoroso della grande libertà della rete per tutte le voci non allineate, come quelle religiose, il regome controlla attivamente la rete. Se prima la Microsoft denunciava l’utilizzo massiccio, in Cina, di pacchetti Windows XP “piratati”, ora recupera terreno grazie all’acquisto da parte del governo di Pechino di nuova tecnologia per controllare gli accessi sul web. Microsoft è presente da anni sul mercato cinese e poco più di un anno fa ha siglato un accordo con il ministero cinese dell'Industria Informatica per ampliare l'adozione della piattaforma Windows, grazie alla quale può capitare di non riuscire a connettersi a siti considerati “pericolosi”. Anche i motori di ricerca hanno sistemi per filtrare gli accessi a parole chiave come Tibet o Taiwan.

Google, Yahoo! e Microsoft sono solo tre nomi fra quelli più noti. A febbraio 2004 Google aveva inaugurato due nuove versioni in altrettanti dialetti cinesi del suo servizio di sponsorizzazioni AdWords. Nel novembre 2003 Yahoo! aveva investito 120 milioni di dollari per comprare il portale 3721.com.

Secondo uno studio sul filtraggio di internet in Cina, realizzato dalla Open Net Iniziative – una partnership fra le università di Toronto, Cambridge e Harvard - sia Microsoft che altri grossi produttori, come Cisco, si difendono dall’accusa di non fare pressing sui governi che operano censure, affermando di “non poter sapere quale uso venga fatto della tecnologia venduta”. L’esempio è un modello di router prodotto da una grossa azienda, che ha funzioni antivirus e anti hackeraggio, ma che può essere impostato per filtrare l’accesso a determinati siti. Il Paese si è guadagnato l’appellativo inglese di “Great Firewall of China”.

Vi sono almeno una sessantina di cyber dissidenti solo fra gli intellettuali più noti, attualmente imprigionati in Cina per aver pubblicato materiale "sovversivo" su Internet.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
WhatsApp nel mirino della censura cinese
26/09/2017 11:21
Un altro giornale all’attacco della censura: le prime crepe nel regime di Pechino
10/01/2013
Cina, intellettuali a Hu Jintao: "Siamo preoccupati per la libertà di espressione"
18/02/2006
Media e cittadini contro la nuova censura dei media cinesi
05/07/2006
Bozza di legge USA contro le ditte che aiutano la censura cinese online
20/02/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”