25/06/2007, 00.00
VATICANO - CINA
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Claustrali in preghiera per la Lettera del papa alla Cina e per la piena libertà religiosa

Una lettera del card. Dias e del segretario della Pontificia unione missionaria domandano a tutti i monasteri almeno una settimana di preghiera perché la lettera sia accolta e porti frutto. Il porporato parla della persecuzione e della fedeltà della Chiesa in Cina. Per p. Ciro Biondi la lettera del papa “diventerà una pietra miliare della storia del terzo millennio”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Oltre 600 monasteri femminili di clausura in Italia sono in preghiera “affinché la Lettera del Santo Padre sia ben accolta, e che la Cina si apra al Vangelo e dia la piena libertà religiosa a tutti i credenti”. L’iniziativa è nata dal card. Ivan Dias, Prefetto della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, e da p. Ciro Biondi, PIME, segretario della Pontificia unione missionaria (Pum), una delle Opere Pontificie legate a Propaganda Fide, con l’approssimarsi della pubblicazione della “Lettera ai cattolici in Cina”, firmata dal papa il 27 maggio scorso, solennità di Pentecoste.

In una lettera inviata a 610 monasteri femminili di clausura, il card. Dias ricorda che Benedetto XVI ha scritto la lettera “per esprimere la sua paterna vicinanza a loro e per offrire alcuni orientamenti in merito alla vita della Chiesa e all’opera di evangelizzazione in quell’immenso paese”.

Il porporato chiede perciò “speciali preghiere affinché la Lettera del Santo Padre sia ben accolta, e che la Cina si apra al Vangelo e dia la piena libertà religiosa a tutti i credenti”.

Il card. Dias ricorda poi che “La Chiesa cattolica [in Cina], nei confronti del Governo, si trova divisa in due gruppi: quella detta “ufficiale”, riconosciuta dalle Autorità governative, e l’altra detta “clandestina”. Ciò causa molto disagio e confusione tra i pastori e i fedeli”. Egli sottolinea però che “tutti i cattolici … sono uniti nella professione dell’unica fede e nella loro intrepida lealtà al Successore di Pietro. Per questo motivo molti di essi hanno subito terribili persecuzioni e sono morti per la causa di Cristo e della Chiesa”.

Ricordando poi la frase di Tertulliano, un Padre della Chiesa dei primi secoli, (“il sangue dei martiri è il seme di nuovi cristiani”), il Prefetto di Propaganda Fide afferma: “E’ confortante rilevare che la Chiesa in Cina, nonostante la dura persecuzione che è durata per più di cinque decenni, ha conservato un’edificante vitalità spirituale e sta registrando una forte crescita numerica. La quasi totalità dei più di cento Vescovi in quel territorio sono in comunione con la Santa Sede, le vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa abbondano, i fedeli frequentano numerosi la Santa Messa e hanno una grande devozione a Maria Santissima, Aiuto dei Cristiani e Regina della Cina”.

Il p. Ciro Biondi, nel messaggio inviato alle claustrali, definisce la Lettera del papa “attesissimo e importantissimo avvenimento che certamente diventerà una pietra miliare della storia del terzo millennio”.

Il segretario della Pum chiede alle suore di “programmare una settimana di preghiere perché il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI possa conseguire i frutti che Lui e tutta la Chiesa si auspicano”. E domanda pure alle suore di diffondere l’iniziativa nei monasteri in tutto il mondo.

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