11/12/2010, 00.00
SRI LANKA
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Colombo: il presidente Rajapaksa "apprezza" l'opera del card Ranjith per il Paese

di Melani Manel Perera
Il neo porporato, spiega il capo di Stato, rappresenta un "onore per tutta la nazione". Pace e armonia fra le religioni gli sforzi più importanti compiuti dall'arcivescovo di Colombo a servizio del Paese. Il cardinale conferma l'opera dei cattolici per l'unità dello Sri Lanka e la lotta al terrorismo.

Colombo (AsiaNews) - "Apprezzamento" per il servizio svolto a difesa della "dignità" del Paese, in un momento in cui lo Sri Lanka "stava combattendo la guerra contro uno dei più crudeli gruppi terroristi al mondo", i ribelli delle tigri Tamil nel nord (Ltte). È quanto ha dichiarato il presidente Mahinda Rajapaksa, celebrando la nomina cardinalizia dell'arcivescovo di Colombo Malcolm Ranjith. Il neo porporato ha sottolineato che "la comunità cattolica è vicina al presidente Rajapaksa nello sforzo volto a eliminare la sfiducia fra gruppi", per "unire tutto lo Sri Lanka eliminando il terrorismo".

Il presidente Rajapaksa ha parlato nel corso di un evento ufficiale, tenuto il 6 dicembre scorso alla Sala conferenze Bandaranayake Memorial International (BMICH) a Colombo. La cerimonia è stata organizzata per celebrare il card Ranjith, dopo il concistoro del 20 novembre in cui ha ricevuto la berretta cardinalizia da papa Benedetto XVI. All'evento hanno partecipato mons. Joseph Speteri, nunzio apostolico in Sri Lanka, vescovi, sacerdoti, suore, insieme al premier singalese D.M.Jayaratne, l'ex presidente Chandrika Bandaranaike Kumaratunga e il presidente della Camera Chamal Rajapaksa, oltre al leader dell'opposizione Ranil Wicremasinghe e il capo della giustizia Ashoka De Silva.   La nomina a cardinale di Ranjith, prosegue il presidente, è un "onore per tutta la popolazione"; il porporato ha sempre "pensato alla terra natale", anche nei periodi trascorsi all'estero. "Sua Eminenza ha esteso la sua assistenza - sottolinea Rajapaksa - ai più sfortunati, senza aspettare nulla in cambio". E ha lavorato a lungo per costruire l'armonia fra le diverse religioni nel Paese. Infine il presidente ha voluto lanciare un messaggio a tutta la comunità cattolica, definendola "fraternità di pace" del Paese e invitandola a "fornire il massimo impegno per proteggere e promuovere la pace appena raggiunta".

Il card Ranjith ha ricordato che il modo migliore per risolvere i problemi è attraverso "il dialogo e la cooperazione". "La comunità cattolica - spiega il porporato - è vicina al presidente Rajapaksa nello sforzo volto a eliminare la sfiducia fra gruppi, e unire tutto lo Sri Lanka eliminando il terrorismo". L'arcivescovo di Colombo aggiunge che il modo più efficace per sconfiggere le cellule dei ribelli Ltte all'estero è "creare un'amministrazione civile nel nord", confermando che "i cattolici sono impegnati a portare prosperità alla madrepatria". Egli ha quindi lanciato un monito ai sacerdoti "fuorviati" che, operando dall'estero, promuovono "divisioni" nel Paese; il cardinale esprime "dispiacere" per la questione e contraccambia "l'apprezzamento" per l'opera di pace svolta da Rajapaksa in Sri Lanka.  

Il neo cardinale Malcolm Ranjith ha celebrato la prima messa pubblica di ringraziamento lo scorso 4 dicembre, al mattino, nella cattedrale di Santa Lucia a Colombo. Alla funzione, la prima nella terra natale dopo la consegna della berretta cardinalizia, hanno partecipato oltre 2mila persone, fra cui il nunzio apostolico, tutti i vescovi, sacerdoti, suore e laici, compresi i parenti dell'arcivescovo. Durante l'omelia il porporato ha spiegato di pensare alla nomina come una "opportunità" per servire meglio la Chiesa universale e la propria patria.   

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