17/12/2004, 00.00
THAILANDIA
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Concerto di Natale dei prigionieri thailandesi

di Weena Kowitwanij

Il concerto verrà inserito nel Guinness dei primati. La musica come "metodo per curare i detenuti".

Bangkok (AsiaNews) – Quest'anno il tradizionale "Concerto di Natale" in Thailandia ha visto in scena una band d'eccezione: il complesso musicale carcerario, che ha suonato alla presenza della sorella maggiore del re di Thailandia, la principessa Galayaniwattana.

Il concerto, destinato alla raccolta fondi da devolvere in beneficenza, si è tenuto ieri pomeriggio al centro culturale di Bangkok ed è stato organizzato dal ministero della giustizia e dal dipartimento carcerario, in collaborazione con il movimento thailandese di aiuto e sostegno ai carcerati.

Sunthorn Sunthorntarawong, direttore del Christian Prison Ministry, per quattro anni ha dato lezioni di etica ai detenuti e sottolinea che "la musica ha provocato dei cambiamenti sorprendenti nel loro comportamento"; egli conferma l'importanza della musica "come metodo per curare i detenuti".

Veraphong Thawesak, 43 enne cattolico maestro di musica, l'anno scorso ha tenuto un concerto davanti a 500 detenuti della prigione di Nakhorn Pathos, accogliendo l'invito del movimento cattolico per le donne. Il suono della sua arpa "ha appassionato i detenuti". Questo lo ha spinto a "tenere dei corsi di musica ai prigionieri" in collaborazione con la banda della chiesa locale.

"L'intero complesso musicale carcerario – sottolinea Nathee Jitsawang, direttore generale del dipartimento carcerario – è formato da 300 prigionieri. A 52 di loro, molti dei quali sono rinchiusi per abusi sessuali, hanno insegnato a suonare l'arpa; dobbiamo inoltre aggiungere 250 cantanti che provengono da 5 diversi penitenziari sparsi nel paese". Secondo il direttore del sistema carcerario nazionale "suonare l'arpa è una pratica di meditazione che aiuta i prigionieri a placare l'aggressività e a relazionarsi meglio con gli altri detenuti". Un processo di maturazione, sottolinea il direttore, che li aiuta a "vivere meglio con gli altri" e "favorisce il loro reinserimento nella società".

Vorayuth Kitbamrung, direttore del centro cattolico thailandese di comunicazioni sociali, è entusiasta del concerto e sottolinea che "il valore di questa performance non sta nel fatto che questa sia il più grande complesso musicale carcerario al mondo", perché ciò che conta è "la grande opportunità che viene data ai carcerati di reinserirsi nella società con orgoglio e dignità: due elementi basilari per la vita umana".

Il complesso musicale allestito dai detenuti thailandesi è il più numeroso al mondo: il concerto di ieri verrà inserito nel libro del Guinness dei primati. 

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