31/07/2008, 00.00
THAILANDIA
Invia ad un amico

Condannata per evasione fiscale la moglie dell’ex premier Thaksin

Tre anni di carcere per avere evaso 16 milioni di dollari di tasse, ma fuori del tribunale i sostenitori del marito le offrono fiori. Condannati pure il fratello e la segretaria. E’ la prima grave condanna contro la famiglia dell’ex premier, pure imputato per corruzione e abuso di potere.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – La moglie dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra è stata condannata oggi a 3 anni di carcere per evasione fiscale di 546 milioni di baht (16,3 milioni di dollari).

Pojaman Shinawatra ha ascoltato in silenzio il severo verdetto, che ha anche inflitto 3 anni a suo fratello e 2 alla segretaria. Per restare liberi, i 3 hanno pagato una cauzione di 5 milioni di baht (149mila dollari) ciascuno. All’uscita è stata accolta da oltre 1.000 sostenitori politici del marito, con rose e cartelli di sostegno. Il portavoce ha annunciato che farà appello. La donna si è difesa dicendo che ha comprato le azioni da una domestica della famiglia e le ha poi trasferite al fratello quale dono, che per la legge tailandese è esente da  imposte. Ma l’accusa dice che somme pagate alla domestica sono state poi versate su un conto bancario intestato a Pojaman.

Thaksin è stato incriminato, con la moglie, il loro figlio adottivo e la segretaria, per avere evaso tasse per milioni di dollari nel 1997, attraverso complicate cessioni di azioni societarie.

Duro il giudizio del giudice Pramote Pipatpramote, secondo cui “i 3 accusati hanno un elevato status economico e sociale e avrebbero dovuto essere un esempio per la società. Ma hanno evaso le tasse, anche se l’importo è piccolo rispetto al loro patrimonio”.

L’ex premier, prima del colpo di Stato che l’ha rovesciato nel settembre 2006, era considerato il 4° uomo più ricco della Thailandia, ma ora le autorità giudiziarie hanno congelato proprietà sue e della famiglia per circa 2 miliardi di dollari. Ha anche pendenti accuse di corruzione e abuso di potere. Il suo partito, Thai Rak Thai, è stato dichiarato illegale dopo il golpe militare e a lui è stata inibita l’attività politica per 5 anni. Dopo un esilio volontario, è tornato in Thailandia all’inizio del 2008, dopo la vittoria elettorale del Partito per il potere del popolo, considerato suo alleato politico.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La Cina continua a non dare giustizia a chi lotta per i diritti umani
28/11/2006
Cina, evasione fiscale e corruzione "spingono" via dal Paese 1.250 miliardi di dollari
16/12/2014
Si è dimesso Lee Kun-hee, capo della Samsung dal 1987
22/04/2008
Papa: rifiutare il capitalismo se fa del denaro un dio e scarta i deboli
04/02/2017 13:49
Pechino tenta l’estorsione ai danni di Ai Weiwei
15/11/2011


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”