18/11/2010, 00.00
PAKISTAN
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Contro la “vergognosa” condanna di Asia Bibi raccolte già 2500 firme

di Jibran Khan
L’appello è stato rilanciato anche in Ungheria e nell’Est Europa. Il governatore del Punjab commenta il caso di Asia Bibi come vergognoso e imbarazzante per il Pakistan. Per il Ministro pakistano delle minoranze la condanna non sarà eseguita e la donna potrà ricorrere in appello.

Islamabad (AsiaNews) – Salmaan Taseer, governatore del Punjab, afferma ad AsiaNews che la condanna a morte di Asia Bibi è un episodio vergognoso e imbarazzante per tutto il Pakistan. La donna, madre di tre figli è in carcere dal 2009 ed è stata denunciata per blasfemia durante una lite con alcune colleghe di lavoro islamiche e condannata alla pena capitale da un tribunale locale."La legge sulla blasfemia – afferma Taseer – è un residuato del regime militare del generale Zia-ul-Haq e oggi viene utilizzata per perseguitare i cristiani e altri gruppi”. Il governatore rassicura, che per ora la condanna non verrà eseguita e sarà compito del tribunale d’appello confermare o meno la sentenza.  

Shabbaz Bhatti, ministro delle minoranze, afferma che “la protezione alla vita e alla proprietà delle minoranze è un l'obbligo costituzionale del governo”. In questi giorni il ministro ha scritto una lettera al governo del Punjab, dove ha chiesto protezione e garanzie per Asia Bibi in carcere, sottolineando la necessità di portare il caso in corte d’appello. “Nella maggior parte dei casi – afferma Shabbaz Bhatti - la legge sulla blasfemia è un abuso del diritto utilizzato per dirimere questioni personali, vendette politiche e tensioni fra comunità religiose”.

Intanto, continua la campagna di AsiaNews in favore di Asia Bibi. In soli tre giorni oltre 2500 tra privati, agenzie di stampa e associazioni, hanno sottoscritto l’appello lanciato lo scorso 15 novembre. È una campagna internazionale, che trova risposte in tutto il mondo. L’appello è stato rilanciato anche in Ungheria e nell’Est Europa, come confermano le centinaia di mail che in queste ore giungono ai nostri indirizzi. Ieri, avevamo invece segnalato i messaggi provenienti da Vietnam, Cina, Malaysia e altri Paesi asiatici.

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