18/04/2006, 00.00
Corea del sud
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Corea, la resurrezione di Cristo "spinge i fedeli al rispetto della vita"

di Theresa Kim Hwa-young

Nel messaggio pubblicato in occasione della Pasqua, i presuli coreani sottolineano l'importanza dell'eucarestia "luogo di incontro privilegiato con Gesù" e invitano "ogni cattolico a rigettare quelle tecniche non etiche che vanno contro l'uomo, creatura di Dio".

Seoul (AsiaNews) – La cultura della vita ed il rinnovamento dello spirito sono i temi principali che i vescovi della Corea sottolineano nel messaggio di auguri pubblicato il giorno di Pasqua. "La resurrezione di Cristo – scrivono – è la salvezza che ci mostra la strada verso la vita eterna. Per fare di questo gesto la buona novella per il mondo intero, i cattolici devono rispettare la vita in tutte le sue forme".

"Il sacramento dell'Eucaristia – scrive il neocardinale Nichelas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul – è un luogo privilegiato per incontrare il Cristo risorto. Una delle strade migliori per vivere lo spirito eucaristico nella vita di ogni giorno è quella di rispettare la vita e l'uomo, creato da Dio". "In quest'otttica – spiega - è importante anche rigettare tutti quegli atti non etici che puntano alla sua distruzione come l'aborto, l'eutanasia e l'omicidio".

Dello stesso parere mons. Paul Choi Deok-ki, vescovo di Suwon, che invita i fedeli "ad essere buoni esempi e partecipare alle campagne pro-vita, ai movimenti a favore delle adozioni ed a quelli che lottano per l'abolizione della pena di morte".

L'impegno a favore della vita è uno dei cavalli di battaglia della Chiesa coreana, che più volte si è espressa contro le ricerche del "pioniere della clonazione" Hwang Woo-suk sulla clonazione delle cellule staminali embrionali e contro l'aumento degli aborti nel Paese. In un'intervista ad AsiaNews subito dopo la sua nomina cardinalizia, il card. Cheong aveva annunciato che questo sarebbe stato il tema dominante del suo impegno nella guida dell'arcidiocesi di Seoul ed aveva ricordato che il tema "aveva anche l'approvazione del governo".

Il presidente coreano, Roh Moo-hyun, ha annunciato che venerdì 21 aprile incontrerà il porporato ed altri presuli ad un pranzo ufficiale "per congratularsi della creazione cardinalizia e per parlare con i leader cattolici della situazione del Paese".

Oltre all'arcivescovo di Seoul saranno presenti il cardinale emerito Stephen Kim Sou-hwan, mons. Augustine Cheong Myong-jo, vescovo di Pusan e presidente della Conferenza episcopale coreana e mons. Andreas Choi Chang-mou, arcivescovo di Kwangju.

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