22/02/2020, 10.29
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Coronavirus, si moltiplicano i contagi fuori dalla Cina

La Corea del Sud riporta 229 nuovi contagi: è il picco più grande in un solo giorno da fine gennaio. Il Giappone perde traccia del percorso di alcune infezioni, che la settimana scorsa sono triplicate ad oltre 90. L’Oms definisce “molto preoccupante” la situazione in Iran: 18 casi di contagi e quattro morti negli ultimi due giorni.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L'epidemia di Covid-19 entra in una nuova fase, poiché fuori dalla Cina si moltiplicano i casi di contagio. Sebbene Pechino registri ancora la stragrande maggioranza delle morti causate dal coronavirus, vi sono segni che le infezioni si diffondono in modo più rapido in altri Paesi asiatici; ma anche in Europa, dove ieri le autorità sanitarie italiane hanno annunciato la prima morte di un malato nel continente. Al di fuori della Cina 28 nazioni segnalano un totale di 1.413 episodi di contagio, a cui si aggiungono 12 decessi. L'ansia si insinua nei mercati finanziari mentre gli investitori valutano l'impatto di una più ampia diffusione della malattia sulla crescita economica e sui guadagni delle imprese.

La Corea del Sud stamane riporta 229 nuovi contagi: è il picco più grande in un solo giorno da fine gennaio. Esso porta a 433 il numero totale di infezioni nella nazione. Quest’ultimo è aumentato in modo vertiginoso negli ultimi giorni, quando le autorità hanno rintracciato la maggior parte delle infezioni in un ospedale nella contea sud-orientale di Cheongdo e tra i membri di una setta d’ispirazione cristiana nella città di Daegu. La comunità religiosa costituisce circa l'80% dei contagi avvenuti nella città del sud-est.

Più allarmante è la situazione in Giappone, che è emerso come uno dei luoghi più rischiosi al di fuori della Cina per la diffusione del virus. Il ministro della Sanità, Katsunobu Kato, ha dichiarato sei giorni fa che il Giappone ha perso traccia del percorso di alcune infezioni, che la settimana scorsa sono triplicate ad oltre 90. Attraccata al porto di Yokohama vi è anche la Diamond Princess, nave da crociera su cui si registrano almeno 636 casi di contagio e già due morti. Nel Paese del Sol levante, la situazione potrebbe aggravarsi a causa della presenza di fattori di rischio come l’anzianità della popolazione ed un'etica del lavoro talmente forte, che spesso impedisce ai lavoratori di prendersi una giornata di malattia.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce “molto preoccupante” che l'Iran abbia confermato 18 casi di contagio e quattro morti negli ultimi due giorni. Sempre in Medio Oriente, ieri Israele e Libano hanno confermato il loro primo caso di infezione e gli Emirati Arabi Uniti hanno riportato due nuovi casi, portando il totale a 11. Alla luce delle ultime notizie provenienti dalla regione, l’Oms ha avvertito la comunità internazionale che la finestra di opportunità per contenere una più ampia diffusione dell'epidemia si sta chiudendo.

Alla domanda se l'epidemia si trova in un “punto di svolta” dopo i nuovi casi di infezioni e morti da Covid-19, il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ieri ha dichiarato di credere ancora che il virus possa essere contenuto, ma ha aggiunto: “Dobbiamo agire in modo rapido. Questa epidemia potrebbe andare in qualsiasi direzione”. “Se facciamo bene, possiamo evitare qualsiasi grave crisi, ma se perdiamo l'opportunità, avremo un grave problema tra le mani”.

In Cina, laddove l’epidemia ha avuto origine, le autorità sanitarie confermano un totale di 76,392 casi di Covid-19. Ieri sera il personale medico ha certificato l’infezione di altri 399 pazienti, 366 nella provincia di Hubei – epicentro della crisi. il bilancio delle vittime ha toccato quota 2.348, con un incremento di 109 rispetto a 24 ore prima. Pechino annuncia poi altre 2.395 guarigioni, che al momento sono 20.659 in totale. I casi sospetti di malattia sono aumentati di 1.361 unità e hanno toccato quota a 5.365. Ad Hong Kong si riportata un totale di 68 casi, tra cui due morti e sei guarigioni; a Macao il bilancio è di 10 casi e sei guarigioni; a Taiwan è di 26 contagi, un decesso e due dimissioni dall’ospedale.

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