27/01/2020, 16.11
INDIA
Invia ad un amico

Corte suprema assolve 3.700 imputati nei massacri del Kandhamal. Mons. Barwa: È una ingiustizia

Nel 2008 i radicali indù hanno ucciso più di 100 cristiani, incolpandoli dell’omicidio di un guru indù assassinato dai maoisti. Su circa 6.600 arresti, solo 79 processi sono giunti a condanna. Nel 2020-2021 la Chiesa locale ospiterà la Plenaria del Sinodo latino: “Porteremo i vescovi sui luoghi delle stragi. Sarà un momento di benedizione per il nostro popolo, per rafforzare la fede e il coraggio”.

New Delhi (AsiaNews) – La Corte suprema dell’India ha assolto oltre 3.700 imputati dall’accusa di “violenza settaria” per i massacri dei cristiani avvenuti nel distretto del Kandhamal, in Orissa, nel 2008. Ad AsiaNews mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, esprime “grande tristezza”. Egli afferma: “Non è stata fatta giustizia. Abbiamo sempre sperato e pregato per la giustizia, perché i criminali fossero puniti e coloro che hanno sofferto potessero ottenere una ricompensa”.

Il vescovo ha raccolto dal suo predecessore, mons. Raphael Cheenath, il testimone di araldo dei cristiani vittime delle violenze dei radicali indù. I massacri sono scoppiati per punire la comunità cristiana del presunto assassinio dello swami Laxamananda Saraswati, anche se l’omicidio era stato rivendicato dai maoisti. “Siamo profondamente insoddisfatti – ribadisce il prelato –. Avevamo pregato i giudici di valutare con la massima attenzione i casi, al fine di evitare ciò che poi si è verificato: l’assoluzione degli imputati. Siamo molto tristi. Presenteremo di nuovo le petizioni per avere giustizia”.

La decisione del supremo organo giudiziario è stata diffusa il 25 gennaio, insieme ai dati del governo locale sullo stato delle indagini su una delle pagine più buie della storia indiana. In totale, almeno 6.594 persone sono state arrestate o si sono arrese. Il dipartimento dell’Interno dell’Orissa ha registrato 827 episodi di violenza religiosa nel distretto di Kandhamal, relativi a 512 casi. Altri 342 procedimenti sono stati annullati e 79 sono terminati con la condanna degli imputati. E ancora: 263 processi hanno portato ad assoluzione; altri 170 sono tutt’ora pendenti in attesa di giudizio.

Il governo statale ha sottoposto alla Corte anche 315 casi ammessi grazie alla denuncia delle vittime. Mons. Barwa aveva chiesto ai giudici supremi di ordinare all’amministrazione locale la creazione di una squadra investigativa speciale (Special Investigation Team, Sit) proprio su questi procedimenti, per i quali non era stato “riscontrato il reato o non era possibile identificare i trasgressori”.

I numeri della Chiesa riportano un bilancio pesantissimo per la comunità cristiana del Kandhamal: 120 morti; quasi 56mila fedeli costretti alla fuga; 8mila case bruciate o saccheggiate in 415 villaggi; 300 chiese demolite; 40 donne stuprate (tra cui sr. Meena Barwa, nipote dell’attuale arcivescovo John Barwa); 12mila bambini sfollati e costretti a interrompere gli studi.

Mons. Barwa dichiara: “Non rinuncerò mai a lottare per il mio popolo, fino a quando anche l’ultimo dei cristiani avrà ottenuto giustizia. Prego e ringrazio tutti coloro che ci aiutano e che mantengono l’attenzione su di noi”. Tra gli sforzi della Chiesa locale, vi è stato il rilascio su cauzione dei sette cristiani accusati dell’omicidio del guru indù, liberati dopo 11 anni. Per il momento, racconta, “non ho ancora avuto la possibilità di incontrarli perché ogni volta che sono andato nel Kandhamal avevo programmi fittissimi. La prossima occasione sarà a febbraio, e già abbiamo fissato un incontro con le famiglie. Ad ogni modo, sono in contatto con loro e so che stanno bene. Sono molto felice per loro e al tempo stesso triste: com’è possibile che abbiano dovuto trascorrere così tanti anni in prigione?”.

Nel 2020-2021, anticipa l’arcivescovo, “la Chiesa dell’Orissa ospiterà la Plenaria del Sinodo latino della Conferenza episcopale indiana [uno dei riti della Chiesa insieme a quello siro-malabarese e siro-malankarese, ndr]. Spero e prego che sia un tempo di benedizione per tutti noi. Sarà una grande occasione perché porteremo i vescovi sui luoghi delle stragi. Sono sicuro che sarà un momento di benedizione per il nostro popolo, per rafforzare la fede e il coraggio”. (A.C.F.)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Orissa, liberi su cauzione cinque cristiani accusati di omicidio del guru Laxamananda
27/11/2019 09:05
Orissa, rilasciato su cauzione il secondo dei sette cristiani incarcerati per i pogrom
24/07/2019 08:53
Orissa, libero uno dei sette cristiani incarcerati per i pogrom. Mons. Barwa: Dio sia lodato
22/05/2019 11:27
Mons. Barwa: il 10mo anniversario delle violenze di Kandhamal ‘sia occasione di pace’
04/07/2018 10:48
Pogrom dell’Orissa: superate le 50mila firme per il rilascio dei cristiani incarcerati
13/07/2018 09:00


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”