21/09/2012, 00.00
INDIA
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Cresce l’intolleranza religiosa in Tamil Nadu, 13 casi dal 2012

di Nirmala Carvalho
Lo denuncia il Global Council of Indian Christians (Gcic). Su pressione di nazionalisti indù, un amministratore locale vieta lo status di luogo di culto a una sala eretta in modo legale da una comunità cristiana. Di solito, il Tamil Nadu è noto come esempio di armonia e sviluppo tra le comunità indù, cristiana e musulmana.

Mumbai (AsiaNews) - Cresce "in modo preoccupante" l'intolleranza religiosa nel Tamil Nadu, Stato dell'India meridionale preso in genere come esempio di sviluppo e armonia tra le diverse comunità. La denuncia arriva dal Global Council of Indian Christians (Gcic), che riporta di 13 incidenti anticristiani avvenuti dall'inizio del 2012. In tutti i casi, le vittime sono comunità pentecostali o protestanti, oggetto di discriminazioni e persecuzioni di vario genere, perpetrate da gruppi ultranazionalisti indù appartenenti all'ombrello del Sangh Parivar ("Famiglia delle associazioni"). Altra peculiarità è il silenzio pressoché assoluto delle istituzioni politiche e giuridiche, che spesso lasciano a piede libero i colpevoli.

Uno dei casi più eclatanti riguarda il rev. S. Suresh Rajan, da 12 anni alla guida della Chiesa pentecostale di Vivekanandapuram. La sua comunità conta 300 fedeli, che ogni domenica si riuniscono in una capanna dal tetto di paglia. Qualche mese fa, il pastore ha potuto comprare un piccolo pezzo di terra, dove ha costruito una sala per la comunità. Una volta completato l'edificio però, il district collector (amministratore locale) S. Nagarajan ha negato il permesso per usarlo come luogo di culto. I fedeli hanno allora fatto ricorso, e il 7 giugno scorso il giudice K. Venkatarajan ha dato ragione ai cristiani, dando al district collector otto settimane di tempo per modificare lo status della sala. Su pressione di attivisti radicali indù della zona, Nagarajan ha continuato a negare il permesso, e ha invitato i cristiani a chiedere aiuto al governo del Tamil Nadu. Al momento, la comunità del rev. Rajan continua a non avere una chiesa dove poter celebrare i servizi di preghiera.

Per Sajan George, presidente del Gcic, l'elemento più grave in tutta questa storia è proprio "l'ostinata disobbedienza a un ordine del tribunale", che "servirà solo ad alimentare nella comunità cristiana la sfiducia nei confronti delle amministrazioni e della giustizia".

Circa l'89% della popolazione del Tamil Nadu è indù, seguita dalla minoranza cristiana (6,1%) e musulmana (5,6%). Il cristianesimo è diffuso soprattutto nei distretti meridionali dello Stato, che ospitano alcuni dei luoghi-simbolo del cristianesimo in India: il Monte di S. Tommaso (Chennai) dove sarebbe avvenuto il martirio di S. Tommaso Apostolo, discepolo di Gesù che ha portato il cristianesimo in India; la basilica di San Thome, sempre dedicata a S. Tommaso; Nostra Signora della Salute a Velankanni, nota come la "Lourdes d'oriente". 

 

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