06/09/2014, 00.00
RUSSIA - UCRAINA
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Crisi Ucraina, regge il cessate-il-fuoco raggiunto a Minsk

L'accordo di ieri include il rilascio di "ostaggi" e il ritiro di armi pesanti dai campi di battaglia orientali, da parte di entrambe le fazioni. Oggi dovrebbe entrare nel Dombass il primo carico di aiuti umanitari. Leader separatista: "Questa tregua non significa che il nostro percorso verso la secessione si è concluso".

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Tiene il cessate-il-fuoco concordato ieri tra Ucraina e separatisti filo-russi. Raggiunto a Minsk (Bielorussia), l'accordo ha coinvolto l'ex presidente ucraino Leonid Kuchma, i leader dei ribelli pro-Russia e l'ambasciatore russo in Ucraina Mikhail Zurabov, con la mediazione di membri dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa). Dal Galles, dove era in corso un vertice Nato, il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko ha confermato il raggiungimento di una tregua.

L'accordo in 12 punti include il rilascio di "ostaggi" - previsto per oggi - e il ritiro di armi pesanti dai campi di battaglia orientali. Mosca ha accordato la ripresa di assistenza umanitaria alla regione orientale. Il primo carico di aiuti dovrebbe entrare nel Dombass oggi.

L'intesa è stata raggiunta poche ore dopo che i leader Nato hanno approvato un piano per rispondere a quanto sta avvenendo in Ucraina, con la creazione di avamposti in Europa orientale per contenere l'aggressione russa. Commentando il raggiungimento della tregua, Anders Fogh Rasmussen - segretario generale della Nato - lo ha definito "un primo passo verso una soluzione permanente" a un conflitto che ha ucciso circa 2.600 persone.

Il patto potrebbe evitare al presidente russo Vladimir Putin un nuovo giro di sanzioni. Sempre ieri infatti i leader dell'Unione Europea (Ue) hanno ordinato di ampliare la lista di personalità russe per cui ordinare il congelamento dei beni e il divieto di viaggio. Tra questi ci sarebbero la nuova leadership nell'Ucraina orientale, il governo della Crimea e alcuni oligarchi russi. Queste misure dovrebbero entrare in vigore lunedì 8 settembre, ma potrebbero essere sospese se il cessate-il-fuoco terrà e Mosca ritirerà le sue forze dal territorio ucraino.

Tuttavia Igor Plotnitsky, leader dei separatisti nella regione di Luhansk, ha dichiarato ai giornalisti: "Questo [cessate-il-fuoco] non significa che il nostro percorso verso la secessione si è concluso".

 

 

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