30/03/2009, 00.00
FILIPPINE
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Crisi economica mondiale, licenziamenti e tagli nei salari

di Santosh Digal
Nel semestre ottobre 2008-marzo 2009 hanno perso il lavoro 11.574 dipendenti; cassa integrazione per 38.806 lavoratori. Altri 59.149 hanno stipulato contratti di lavoro part-time. Per il sottosegretario al lavoro la crisi ha toccato il fondo e annuncia una ripresa dal giugno 2009.

Manila (AsiaNews) – La crisi economica mondiale sta causando sempre più licenziamenti e tagli netti nei compensi. Per ora i problemi riguardano più di 121mila filippini, ma la cifra è in crescita. La conferma arriva da Rosalinda Baldoz, sottosegretario al lavoro, la quale annuncia una ripresa a partire dal giugno 2009.

Fonti governative riferiscono che nel semestre ottobre 2008-marzo 2009 hanno perso il lavoro 11.574 dipendenti e altri 38.806 sono in regime di cassa integrazione. La crisi ha spinto inoltre i datori di lavoro a stipulare contratti part-time per 59.149 lavoratori. Il dato peggiore si è registrato nell’industria elettronica, che dopo aver operato numerosi licenziamenti ha ridotto della metà il salario medio giornaliero. Esso si aggira sui 150 pesos (poco più di 3 dollari Usa).

Il taglio si è reso necessario per salvare i posti di lavoro rimasti, in attesa di una ripresa del mercato e della domanda dei prodotti. Nei settori dell’abbigliamento, dell’industria mineraria, dei servizi, del legname e dell’automobile il numero dei licenziamenti si attesta al 10%.

Per il sottosegretario al lavoro la crisi dovrebbe toccare il fondo nei prossimi mesi, per poi registrare una inversione di tendenza. A metà marzo il dato giornaliero dei licenziamenti era di 397 unità, rispetto ai 437 di inizio mese. “Prima della fine del semestre [gennaio – giugno 2009], potremmo dire che il peggio è passato” ha dichiarato Rosalinda Baldoz, secondo la quale “il numero dei licenziamenti continuerà, ma in tono minore e solo per le esportazioni nell’industria manifatturiera”.

Il governo promuove una politica volta all’ottimismo e annuncia una ripresa per i prossimi mesi. Resa da vedere se i buoni auspici promessi da Manila saranno confermati dai fatti. Nelle scorse settimane organizzazioni indipendenti avevano sconfessato i dati ufficiali forniti dalle autorità. Manila parlava di 18mila nuovi disoccupati, per un totale di 2,9 milioni. Uno studio del gennaio 2009 della Ibon Foundation, una organizzazione indipendente, riferiva invece di un dato reale di disoccupazione non è del 7,7% ma “almeno dell’11,2%”. Agli oltre 4 milioni di disoccupati vanno aggiunti 6,2 milioni di persone sottoccupate o alla ricerca di un posto di lavoro più remunerativo. Il numero totale di filippini disoccupati o senza un impiego sicuro toccava quota 10,6 milioni, su un totale di abitanti poco superiore agli 88 milioni.

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